Civiltà del Lavoro, n. 2/2018

VITA ASSOCIATIVA CIVILTÀ DEL LAVORO II • 2018 80 e una misteriosa “Sedia del diavolo”. Insieme a Ros- sella salgono sul gradino più alto del podio anche Samb&Diop del laborato- rio “L’Avventura di Latta” per la sezione del contest dedicata al merchandising sociale. A convincere anche in que- sto caso pubblico e giuria è una soluzione originale e di spessore: un’“Iside alata” disegnata e realizzata da rifugiati politici e immigra- ti africani. “Ci regalate una grande emozione. Siamo un’associazione culturale – spiegano Gennaro Sagnola, presidente de “L’Avventu- ra di Latta”, e Marco Cece- re, direttore del laboratorio – nata con lo scopo di fare lezioni di italiano ai rifugiati ma poi ci siamo accorti che l’italiano da solo non basta”. Come dire, la lingua è vita e la vita è fatta di emozione e condivisione. “Questi ragazzi – continuano – hanno biso- gno di sentirsi parte di un progetto e l’arte è stata la no- stra scommessa. Oggi li vediamo felici e soddisfatti, fanno anche tante altre attività. Lavorare con le mani per loro è una gioia e anche noi ci sentiamo ringiovaniti”. Il numero uno dei Gruppo Mezzogiorno sottolinea pro- prio l’importanza di unire adeguate soluzioni d’impresa con una idea di etica di sviluppo. “La creatività dei giova- ni e del terzo settore – evidenzia Gianni Carità – può va- lorizzare i beni culturali per un turismo sostenibile, in li- nea con un’etica di sviluppo che da sempre ci appartiene”. Benché al suo esordio, il concorso ha fatto registrare nu- meri importanti. A cominciare dai premi, 27mila euro in borse di studio per i giovani e contributi per le attività delle associazioni. Notevoli anche le performance “social”: oltre 338mila volte un post della pagina Facebook del concor- so è comparso sulla bacheca degli utenti, più di 18mila like per i videoclip per 149mila visualizzazioni e 2.749 condivisioni. Da segnalare anche le 6.660 visualizzazioni degli album fotografici dei manufatti. Corposa è stata an- che la macchina organizza- tiva, che ha visto coinvol- ti 54 Cavalieri del Lavoro del Gruppo Mezzogiorno impegnati a sostegno del concorso in 12 mesi di la- voro. “Go Sud – mette in evidenza il presidente An- tonio D’Amato, presente al- la cerimonia – è una chiara testimonianza dell’impe- gno dei Cavalieri del Lavo- ro nella formazione dei gio- vani, nello sviluppo delle loro capacità imprendito- riali, nella diffusione della cultura d’impresa e nelle attività nel sociale. Ingre- dienti necessari per la cre- scita del benessere econo- mico e sociale dell’Italia e del Meridione”. A presiedere le due giurie i Cavalieri del Lavoro Mas- simo Moschini, presidente di Laminazione Sottile, e Gianni Russo, presidente di Rus- so di Casandrino. “La qualità e la quantità dei videoclip in gara e la risonanza del concorso sulla pagina Facebook di Go Sud, con le oltre 338mila visualizzazioni – raccon- ta Massimo Moschini – sono la più bella e concreta sod- disfazione per l’impegno che tutti noi abbiamo profuso. Il progetto è stato stimolante perché è davvero riuscito a mettere in risalto luoghi fuori dai flussi turistici. Per que- sto il nostro auspicio è che Go Sud riesca a contribuire alla carriera di giovani promettenti che desiderino affacciarsi al mondo dell’arte o della comunicazione e diffondere le conoscenza dei luoghi d’arte del Mezzogiorno”. “L’espe- rienza di Go Sud – conclude Gianni Russo – testimonia co- me la connessione tra beni culturali e fasce di persone, in apparenza fragili, possa offrire nuove opportunità di cre- scita, in cui la conoscenza e la creatività costruiscono as- sieme un Mezzogiorno più dinamico e innovativo. Questo concorso interpreta e rilancia il grande tema della cultura d’impresa incentrata sullo sviluppo, non solo del microco- smo che l’azienda rappresenta come entità produttiva, ma soprattutto per la responsabilità che ha l’imprenditore di generare ricadute sempre più ampie sul territorio”. • (c.f.) Da destra i Cavalieri Alfredo Diana, Antonio D'Amato e Gianni Carità

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