Civiltà del Lavoro, n. 3/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO III - 2018 19 Il contesto in cui farli crescere, al contrario di quel che spesso si sarebbe portati a pensare, è favorevole. La Ban- ca d’Italia documenta che la spesa delle imprese italiane in ricerca e sviluppo è aumentata del 20% dal 2015 al 2017. Il recente Fdi Confidence Index, la classifica annua- le di A.T. Kearney sulla attrattività dei paesi, indica l’Italia nella "top ten", dopo Usa, Canada, Germania, Regno Uni- to, Cina, Giappone, Francia, Australia e Svizzera. Un balzo avanti di tre punti rispetto al 2016. Una tendenza positi- va da non lasciar sfumare con assistenzialismi, dirigismi e isolazionismi ma, appunto, da aggredire (anche) con il lavoro di centri di alta specializzazione. OTTO POLI PER CONNETTERE UNIVERSITÀ E IMPRESE Dopo una lunga gestazione, proprio nell’ultimo giorno da ministro di Calenda, viene pubblicata la graduatoria dei Competence Center. Al primo posto c’è il centro “Manu- facturing 4.0”, il cui capofila è il Politecnico di Torino con partner industriali come Fca, General Motor, Ge Avio, Tha- les Alenia. Il focus è su aerospazio, automotive e additive manufacturing, pun- tando sul piano tec- nologico su additive manufacturing, data science e big data. Al secondo, il proget- to “Made in Italy 4.0” guidato dal Politecni- co di Milano, focaliz- zato sulle tecnologie per la fabbrica 4.0. Al terzo, “BI-Rex”, guidato dall’Univer- sità di Bologna e sostenuto anche dagli atenei di Mode- na, Reggio Emilia, Parma e Ferrara. Al quarto posto “Artes 4.0”, centrato su intelligenza artifi- ciale e robotica e guidato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che riunisce la Scuola Normale Superiore, Universi- tà di Pisa, Università di Firenze, Università di Siena, e altri atenei. Al quinto posto, “Smact”, capeggiato dall’Università di Padova ma sostenuto da una rete di atenei del territo- rio (Verona, Venezia, Iuav, Trento, Bolzano, Udine, Trieste e altri) e con focus su agroalimentare, abbigliamento, ar- redamento e automazione. Al sesto “Industry 4.0”, centro guidato dall’Università “Federico II” di Napoli, e sostenu- to da otto fra atenei campani e pugliesi, e dalle Regioni Campania e Puglia. Al settimo, “Start 4.0”, capitanato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, insieme a ABB. Leonar- do, Ansaldo e altri. All’ottavo posto, il centro “Cyber 4.0”, guidato dall’Università “La Sapienza” di Roma. Il focus è la cybersecurity. Si attende la negoziazione presso il ministero dello Sviluppo. Ogni “cordata” sarà convocata per discutere i progetti e ottimizzare le proposte. Poi, per ogni centro ammesso, sarà emanato il de- creto di concessione che conterrà tra l’altro impegni, obiettivi, tempi e modalità di realizzazione dell’at- tività programmata, » LA SPESA DELLE IMPRESE ITALIANE IN RICERCA E SVILUPPO È AUMENTATA DEL 20% DAL 2015 AL 2017. UNA TENDENZA POSITIVA DA INCORAGGIARE ANCHE CON I CENTRI DI ALTA SPECIALIZZAZIONE

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