Civiltà del Lavoro, n. 3/2018
CIVILTÀ DEL LAVORO III - 2018 21 PADOVA, “SMACT“ Demonstration lab, Co-desing lab e Transformation lab, ruoterà intorno a questi tre laboratori il Competence Cen- ter capitanato dall’Università di Padova. Composto da tut- ti gli atenei del Triveneto, l’Università degli Studi di Ve- rona, Ca’ Foscari di Venezia, Iuav (Istituto universitario di architettura di Venezia), Università degli studi di Trento, Libera Università di Bolzano, Università degli studi di Udi- ne, Università degli studi di Trieste, Sissa (Scuola superio- re di studi avanzati) di Trieste, “Smact” punterà sull’appli- cazione delle tecnologie 4.0 a settori chiave del made in Italy: automazione, abbigliamento, arredamento e agro- alimentare. Nel Demonstration lab si farà “awareness”, ovvero sensibilizzazione e formazione sulle tecnologie 4.0 attraverso live demo, linee pilota, formazione. Il co- design lab prevede il coinvolgimento di imprese, ricerca- tori e stakeholder su progetti di innovazione ad alto “Trl” (Technology Readiness Level, livello di maturità tecnolo- gica). Al Transformation lab, infine, il compito del trasfe- rimento tecnologico. PISA, “ARTES 4.0” La robotica collaborativa farà da stella polare al polo pi- sano, punto di riferimento mondiale nel settore. Guida- to dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, “Artes 4.0” è concepito a partire da una vision che fa sintesi tra ricerca in ergonomia, leggi sulla robotica, ripensamento del con- cetto fisico della fabbrica che diventa distribuita. A coordinare il polo è Paolo Dario, ex direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. “Prima i robot vivevano in gabbia – spiega Dario – erano chiusi, non sensorizzati, di fatto lavoravano da soli. Lavo- ravano benissimo, e lo fanno ancora. Ma il futuro è dei ro- bot che lavorano insieme all’uomo. Quando dico insieme, intendo proprio a contatto. Questa è una tecnologia già di- sponibile, certificata, e noi la vorremmo estendere a mol- tissimi casi. Realizzeremo una research factory, una fabbri- ca simulata in cui industria e ricercatori lavorino insieme”. BOLOGNA, “BI-REX” Meccatronica, automotive, biomedicale, e agrifood sono gli ambiti di intervento del Competence Center dell’Uni- versità di Bologna, il “Bi-rex”, promosso con altri tre ate- nei dell’Emilia Romagna (Modena-Reggio-Emilia, Ferrara, Parma e l’Università Cattolica), in collaborazione con Ci- neca, Infn e Cnr. La flag tecnologica principale saranno i Big data, ma non solo. Il polo emiliano-romagnolo coin- volge realtà pubbliche della Regione, che metteranno a disposizione tecnologie abilitanti. NAPOLI, “INDUSTRY 4.0” Guidato dall’Università Federico II di Napoli, il polo del Sud (“Industry 4.0”) promuoverà la diffusione di strumenti di innovazione tecnologica con riferimento all’intero spettro delle tecnologie abilitanti: Big Data, Cloud, IoT, Information security, Mobile, Advanced Machine Learning, Collaborati- ve Robotics, Additive Manufacturing, Wearable Devices e interfacce avanzate, Virtual & Augmented Reality, nano- tecnologie e tecnologie dei materiali avanzati. Una specifica attenzione sarà rivolta alle tecnologie So- cial e Blockchain, strettamente correlate con soluzioni per Industria 4.0. Saranno in tutto otto le università coinvolte, cinque della Campania e tre della Puglia: Federico II, Università di Sa- lerno, Università della Campania L. Vanvitelli, Università del Sannio, Università di Napoli Parthenope, Politecnico di Bari, Università di Bari “A. Moro”, Università del Salento. Grande il riscontro da parte delle aziende con circa 150 domande di partecipazione. La mission è appunto il trasferimento tecnologico alle im- prese, rivolgendosi in particolare alle Pmi, e il criterio è quello di armonizzare le competenze degli enti di ricer- ca presenti, le otto università, con le realtà che lavora- no sul territorio. Per rendere più efficace questa azione saranno ben sei i “laboratori” tematici: Laboratorio IoT & Security & Senso- ri; Laboratorio Additive Manufacturing & Advanced Mate- rials; Laboratorio Tecnologie Digitali per le Costruzioni; La- boratorio Robotics & Machine Learning; Laboratorio Cloud & Big Data; Laboratorio Droni & Virtual Reality. In attesa di ridefinire gli ultimi passaggi amministrativi con il ministero, sono già state elaborate 61 ipotesi pro- gettuali dalla partnership. ROMA, “CYBER 4.0“ E ”START 4.0” A chiudere la squadra dei Competence Center “universi- tari” è quello della Sapienza di Roma, concentrato sulla cybersecurity. Si svilupperà insieme ad altri atenei romani e prevede interventi coordinati con altre università guar- dando anche, dove possibile, alla zona del Centro Italia. Agli universitari si aggiunge il polo creato dal Cnr dedicato alla sicurezza delle infrastrutture strategiche 4.0, focalizza- to sui settori energia, trasporti, idrico, produttivo, porto. Fra le tecnologie abilitanti: IoT (Internet of Things), realtà au- mentata, Big data, Blockchain, robotica, connettività 4.0. I domini di riferimento saranno: cybersecurity, safety. • Cristian Fuschetto
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