Civiltà del Lavoro, n. 3/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO III - 2018 28 INCHIESTA cooperazione sarà molto più complicata. “Al summit Nato di Bruxelles – ha detto il ministro Trenta nel corso del ver- tice dell’11-12 luglio scorso – abbiamo chiesto una Nato più versatile e flessibile, che oltre ad Est sappia guardare anche a Sud, dunque nel Mediterraneo, una regione complessa quanto strategicamente importante per il nostro Paese. Vo- gliamo una Nato che dia maggiore sostegno anche all’Ue sulle principali sfide che ci troviamo di fronte: lotta al terro- rismo e al traffico di esseri umani. Abbiamo ottenuto ottimi risultati sul nuovo hub regionale per il Sud di Napoli, che contribuirà all’analisi della situazione e alla comprensione di sfide, minacce e opportu- nità regionali, sosterrà la raccolta, gestione e con- divisione delle informa- zioni e coordinerà le at- tività Nato nella regione meridionale. Crediamo che una politica più a so- stegno dei propri partner rafforzerà l’Alleanza, of- frendo una cornice di si- curezza più solida”. E per quel che riguar- da l’aumento delle spe- se militari, Trenta ha aggiunto: “Abbiamo ri- badito che la valutazione deve essere complessi- va e non selettiva per- ché l’Italia, ad esempio, dà tantissimo in termini di missioni militari all’estero. In- somma, occorre un’adeguata rappresentazione dello sfor- zo contributivo, che tenga conto anche delle nostre opera- zioni, dall’Iraq al Libano all’Afghanistan”. La complementarietà tra Ue e Nato è un elemento da sem- pre connaturato al progetto di difesa europea. Negli ultimi anni l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicu- rezza Ue Federica Mogherini si è impegnata a dissolvere lo scetticismo di alcuni Stati membri (soprattutto dell’Europa orientale) e di Washington, che teme un’eccessiva autono- mia strategica e militare Ue. Gli incontri costanti col segretario generale Nato Jens Stol- tenberg e la definizione di 74 azioni concrete di cooperazio- ne Nato-Ue hanno fatto alla fine accettare l’idea di un’Eu- ropa più unita anche sul fronte della Difesa. In questo quadro l’Italia deve inserirsi da protagonista nel paese con un seggio permanente nel Consiglio di Sicurez- za delle Nazioni Unite. Il Presidente francese Macron, sin dal famoso discorso sul futuro dell’Europa tenuto alla Sorbona nel settembre 2017, punta decisamente sulla difesa comune per bilanciare la potenza economica tedesca all’interno dell’Unione e ha proposto numerose iniziative, tra cui anche scambi di mi- litari tra i diversi paesi, una specie di “Erasmus in divisa”. Ma i problemi non sono pochi. In primo luogo, occorre co- ordinare la futura difesa Ue con gli impegni Nato, col pre- sidente americano Trump che al vertice dell’11 e 12 lu- glio ha chiesto ai paesi alleati di raddoppiare, dal 2 al 4% del Pil, le proprie spese militari, anche per ridurre gli oneri degli Sta- ti Uniti, che oggi coprono il 75-80% dei costi Nato. Questa richiesta (che co- munque non è stata in- serita nel comunicato fi- nale del vertice), unita alla velata minaccia di uscire dalla Nato (“Credo che potrei lasciare la Na- to senza chiedere al Con- gresso – ha detto Trump – ma non sarà necessa- rio”) ha provocato diso- rientamento e sconcerto tra i paesi europei, che nel 2014 si erano impegnati a portare al 2% entro il 2024 le proprie spese militari. Il problema è che sono solo otto, sui 29 della Nato, i pae- si che hanno sinora adempiuto a questo impegno, mentre alcuni, come la Germania che è ancora all’1,2% e l’Italia che è all’1,1%, sono lontani dall’obiettivo. È chiaro che se dal 2% si dovesse arrivare al 4% le cose si complichereb- bero notevolmente. Se la difesa comune europea, grazie a ottimizzazioni e ri- duzione di duplicazioni, comporterà minori spese nazionali (anche perché alcune, come abbiamo visto, saranno a ca- rico del bilancio comune), il coordinamento tra Ue e Nato potrà essere vantaggioso. Se invece l’impegno della difesa comune comporterà per i singoli paesi maggiori oneri, che si sommeranno agli impe- gni Nato e alle nuove richieste della Casa Bianca, allora la Elisabetta Trenta

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