Civiltà del Lavoro, n. 3/2018
ESTERI CIVILTÀ DEL LAVORO III- 2018 77 Se l’incontro avrà luogo, il vertice spezzerà l’ostracismo che l’Occidente ha scioccamente imposto sulla Russia negli ul- timi anni e cambierà le regole del gioco. Infatti, troverà una Russia costretta a trovare alleanze in Asia ed è di ve- nerdì 22 giugno l’incontro con Putin del presidente della Corea del Sud Moon Jae-in, presenti entrambi al Quarto Forum del “Dialogo Russia Corea del Sud”. In quell’occasione, forte dell’interscambio del 2017 di 19,2 miliardi di dollari (+27% rispetto al 2016), la Corea del Sud ha proposto “Nove ponti della Cooperazione”, che vanno dall’estrazione del gas al trasporto ferroviario, alla produ- zione di energia elettrica alla pesca, all’agricoltura e così via, mentre sono già in costruzione nei cantieri navali co- reani 15 navi che trasporteranno il gas liquido dai giaci- menti della penisola Jamal. D’altra parte, l’immigrazione illegale negli Stati Uniti dal Messico e dall’America Centrale è diventata nelle ultime settimane una questione politicamente esplosiva. Nel 2015 undici milioni e mezzo di messicani, quasi il 10% della popolazione, risultavano emigrati negli Usa; quasi il 20% della popolazione del Salvador (6,3 milioni di per- sone) aveva fatto lo stesso. La situazione di Guatemala e Honduras è simile. Tutto questo perché la densità demografica relativa po- tenziale delle economie di queste regioni è stata ridotta ben al di sotto della popolazione reale. Quando ciò si verifica per un certo periodo di tempo, la gente muore o cerca di scappare per la disperazione. In conclusione, tutti i problemi che ho sopra elencato han- no una possibile risposta. Ma prima bisogna farsi la do- manda giusta, lo diceva anche Socrate. • europea, si fondava sull’idea che dalla cooperazione tut- ti i membri della famiglia occidentale potessero guada- gnare. La cooperazione, valorizzando l’interesse naziona- le di ciascuno, alimentava la pace fra i paesi occidentali”. Oggi, dopo le decisioni prese dagli Stati Uniti contro l’I- ran, a questo paese resta solo l’Eurasia, nonostante il fat- to che con l’accordo quadro di finanziamento firmato l’11 gennaio l’Italia, tramite Invitalia global investment, aves- se aperto linee di credito per cinque miliardi di euro a fa- vore di due banche iraniane per finanziare progetti da re- alizzare congiuntamente tra imprese italiane e iraniane. Anche Francia, Austria, Danimarca e Corea del Sud ave- vano fatto la stessa cosa. Le sanzioni previste dagli Stati Uniti mettono fuori uso tutte queste linee di credito tran- ne i 10 miliardi di euro previsti dalla Cina. Questo è il vero volto che l’Occidente presenta all’Iran a partire dal prossimo novembre. Intanto è quasi certo che Trump incontrerà Putin dopo che il 27 giugno si è recato a Mosca il Consigliere per la sicu- rezza nazionale degli Stati Uniti John Bolton, che avrà fis- sato la data e le modalità dell’incontro. Rosario Alessandrello è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 1997 per aver sviluppato il settore dell’impiantistica. Ha guidato la Tecnimont, che ha realizzato in tutto il mondo oltre 300 impianti industriali, utilizzando le tecnologie più avanzate. È presidente della Camera di Commercio Italo-Russa e della Camera di Commercio Italo-Iraniana
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