Civiltà del Lavoro, n. 3/2018
VITA ASSOCIATIVA CIVILTÀ DEL LAVORO III • 2018 80 ricorda come chi frequenti il collegio abbia dimostrato di eccellere negli studi durante il proprio percorso scolastico e sia stato ammesso dopo un processo di selezione ba- sato esclusivamente sul merito. Prova ne sia, prosegue D’Amato, che il “Lamaro Pozzani” in oltre quarant’anni di attività abbia formato oltre 500 laureati che oggi ricopro- no in larga parte posizioni di rilievo. Interviene Linda Gilli, presidente della Commissione per le attività di formazione, che torna a sottolineare il meri- to come elemento qualificante della politica adottata dai Cavalieri del Lavoro. “Da noi non c’è spazio per discrimi- nazioni basate su appartenenze e privilegi – spiega. – So- no oltre 40 anni che il collegio cresce con questa visione del futuro e in tal modo contribuiamo a ridare fiducia al- le nuove generazioni”. Gilli coglie inoltre l’occasione per illustrare ai nuovi Cavalie- ri le principali attività offerte dall’istituto, che negli anni si sono ampliate: accanto al tradizionale corso per di Cultura per l’impresa intitolato alla memoria di Gaetano Marzot- to e destinato agli studenti delle triennali, si è aggiunto il corso di Global Studies per quelli delle magistrali; sono stati ospitati quattro dottorandi di ricerca, i quali hanno tenuto seminari sulle rispettive materie di studio; da ri- cordare anche gli incontri serali con i Cavalieri del Lavoro, così come le visite presso aziende e poli produttivi, utili per maturare una diretta conoscenza del mondo dell’im- presa. Il presidente Gilli ha poi ricordato il programma di borse di studio messo a disposizione dai Cavalieri Mainetti e Zegna per seguire corsi di studio all’estero. A prendere infine la parola è Sebastiano Maffettone, co- ordinatore del Comitato scientifico, che ricorda lo spirito di concordia e collaborazione che anima tutto il corpo degli studenti: “Altrove i giovani si sentono lasciati soli – affer- ma. – Qui accade il contrario e la generazione più adul- ta ha a cuore quella più giovane. Cooperazione, compe- tizione e voglia di fare sono i valori che animano questi ragazzi ed è un segno di assoluta importanza”. La cerimonia si conclude con la consueta premiazione dei laureati dell’anno e degli allievi del corso di Global Studies. • SIlvia Tartamella
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