Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO IV • V - 2018 12 farà lo stesso, mentre la terza grande agenzia, Fitch do- vrebbe rinviare il verdetto a gennaio, dopo l’approvazio- ne definitiva della manovra. Con il declassamento, la no- stra valutazione è solo un gradino al di sopra dei “titoli spazzatura” (junk bonds), che non possono essere acqui- stati dalla Banca centrale europea e non possono essere dati in garanzia dalle banche per ottenere liquidità dalla stessa Bce. Il secondo esame lo sta facendo la Commis- sione europea che ha già bocciato la manovra e ha chie- sto al governo di ripresentarla con modifiche sostanziali su deficit e crescita entro il 13 novembre, pena l'avvio di una procedura di infrazione che potrebbe scattare in pri- mavera e che potrebbe costarci una multa salata, di al- cuni miliardi (fino allo 0,2% del Pil). Il terzo esame lo fa- rà il Quirinale, che dovrà valutare la costituzionalità della manovra alla luce degli articoli 81 e 97 della Costituzione, che prevedono l'equilibrio di bilancio al netto del ciclo eco- nomico che può giustificare degli scostamenti. Mattarella dovrà giudicare se una manovra che inverte il percorso verso il pareggio di bilancio in una condizione di cresci- ta economica, sia pure calante, rispetta il dettato costitu- zionale: se a suo giudizio non lo rispetta, dovrà rimanda- re la manovra alle Camere con richieste di modifica. Da notare che la manovra non ha avuto per la prima volta la validazione dell'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), che ha giudicato eccessiva la previsione di crescita 2019, e questo potrebbe influire sulle valutazioni del Quirinale e della Commissione Ue. Ma ecco in dettaglio i principali provvedimenti della ma- novra. DECRETO FISCALE ROTTAMAZIONE TER - Si prevede, per chi aveva già be- neficiato della rottamazione bis e ha versato almeno una rata, la possibilità di ridefinire il proprio debito con il fisco (relativo al periodo 2000-2017) a condizioni agevolate, tra cui l’esclusione dal pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora, la possibilità di rateizzare il pagamento (massimo 10 rate consecutive di pari importo) in 5 an- ni pagando un interesse ridotto del 2% l’anno e quella di compensare i debiti con il fisco con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione. STRALCIO DEI DEBITI FINO 1000 EURO – Si prevede la cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco rela- tivi al periodo che va dal 2000 al 2010 di importo resi- duo fino a 1000 euro. DICHIARAZIONE INTEGRATIVA SPECIALE – Chi ha presen- tato le denunce dei redditi potrà effettuare una dichiara- zione integrativa speciale per gli ultimi cinque anni per denunciare eventuali redditi omessi per un massimo di 100 mila euro l’anno complessivi. PACE FISCALE – Il governo ha concordato di introdurre nel decreto fiscale con un emendamento nel corso della di- scussione della manovra in Parlamento le norme relative alla cosiddetta “pace fiscale”: in presenza di condizioni di particolari difficoltà economiche il contribuente potrà pa- gare le tasse non aliquote scontate del 6%, 15%, 25% a seconda del reddito. MANETTE AGLI EVASORI – Anche l’inasprimento delle pe- ne per gli evasori concordato tra M5S e Lega sarà intro- dotto con un emendamento nel corso della discussione in Parlamento. FATTURAZIONE ELETTRONICA – Si mantiene l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019, riducendo per i primi sei mesi le sanzio- ni previste per chi non riuscirà ad adeguare i propri siste- mi informatici. SEMPLIFICAZIONE EMISSIONE FATTURE – Si dà la possibi- lità di emettere fatture entro 10 giorni dalla operazione alla quale si riferiscono. Inoltre, si prevede che le fatture debbano essere annotate nel registro entro il giorno 15

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