Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO IV • V - 2018 35 FOCUS nel mondo dei trasporti. Forse la più grande, da quando l’automobile ha sostituito cavalli e carrozze. Ci sono almeno due forze di innovazione e cambiamen- to profonde che stanno trasformando l’auto tradizionale: da una parte, la guida autonoma e, dall’altra, nuove for- me di propulsione emergenti che portano verso un mon- do senza emissioni. Quando si parla delle tecnologie per lo sviluppo di un sistema autonomo, bisogna in realtà di- stinguere tra guida assistita e guida autonoma. Nella guida assistita, la vettura “assiste” il guidatore in alcune funzioni di guida e nelle situazioni di emergenza, ma richiede ancora una supervisione umana. Nella guida autonoma vera e propria, invece, il “cosiddetto” guidato- re deve solo inserire la destinazione e poi è libero di la- vorare, leggere il giornale, dormire o fare qualunque al- tra cosa. Da un punto di vista tecnico, la guida assistita è come andare sulla Luna. La guida autonoma è come an- dare su Marte. In FCA, presidiamo entrambi i campi. Per quanto riguarda, invece, la guida autonoma, siamo stati i primi e siamo anche gli unici ad essere già arriva- ti su Marte. Tra tutti i costruttori di auto, soltanto FCA ha già un prodotto, la Pacifica Waymo, a guida autonoma. La nostra partnership con Waymo, che è la società di Go- ogle dedicata alle vetture autonome, è in continua evo- luzione, tanto che quest’anno abbiamo annunciato la for- nitura di altre 62.000 Pacifica ibride, che verranno usate per il primo servizio di robot-taxi al mondo. Forti della po- sizione di leadership che abbiamo già oggi nei servizi di mobilità a guida autonoma con Waymo, intendiamo man- tenere questo primato anche in futuro. L’altra forza di cambiamento che stiamo vivendo è le- gata all’emergere di una coscienza collettiva sull’effetto che le emissioni di anidride carbonica hanno nei cambia- menti climatici. Questa giusta attenzione all’ambiente sta spingendo la diffusione di forme di propulsione alternative. Questa è la strada su cui intendiamo proseguire. Le soluzioni tecniche che stiamo sviluppando ci permette- ranno di stare al passo con i requisiti normativi, di ridurre le emissioni in modo significativo, e anche di valorizzare i punti di forza dei nostri marchi. Intendiamo lanciare una famiglia 500 “verde”, che sia ri- spettosa dell’ambiente, con motori ibridi ed elettrici. E queste vetture ecologiche saranno immaginate e prodot- te proprio qui nel nostro Paese. Come vedete, il futuro ha in serbo altri cambiamenti e nuove sorprese, ma noi vediamo questi cambiamenti in maniera estremamente positiva. Il luogo in cui ci troviamo, in fondo, è un esempio di co- raggio. Rende omaggio allo spirito dei tanti pionieri di un secolo fa, che stimolarono le trasformazioni e con esse il futuro. Già al tempo, le alternative a disposizione erano tante, come tante erano le possibilità tecniche. I più grandi imprenditori del secolo scorso potevano sce- gliere tra auto a vapore, auto elettriche e motori a scoppio. Dovevano scegliere la tecnologia giusta nel momento storico giusto. Noi ci troviamo in una fase di transizione simile, dove ci è chiesto di immaginare il futuro e di avere il coraggio di innovare. FCA può contare su un’estensione geografica globale, su una ricchezza di marchi che è unica nel settore e su un’am- piezza della gamma straordinaria. Ed è anche grazie a questa posizione di forza che siamo pronti ed entusiasti di questa nuova sfida che il nostro settore ci offre. E indentiamo affrontarla con lo stesso spirito coraggioso e visionario del passato, continuando a farci guidare dal- le parole del senatore Agnelli, quando disse: “Soprattutto bisogna guardare sempre al futuro, antive- dere l’avvenire delle nuove invenzioni, non avere paura del ‘nuovo’, cancellare dal proprio vocabolario la parola ‘impossibile’.” •

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