Civiltà del Lavoro, n. 6/2018
104 CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2018 INTERVISTE È fondatore e amministratore unico di 2A, attiva nel settore della produzione di chiusure lampo per l’industria tessile e di getti pressofusi in leghe di alluminio e leghe di zinco. Con 3 stabilimenti in Italia, uno negli Stati Uniti e uno in Cina, esporta il 90% della produzione. Occupa 420 dipendenti. DALLE CERNIERE LAMPO AI COMPONENTI PER AUTO Ha fondato e dato vita a una delle più importanti realtà italiane nella pressofusione in alluminio. Quale il momento che ricorda con più soddisfazione? Quando sono riuscito a mantenere ottanta posti di lavo- ro in occasione della conversione di una fabbrica specia- lizzata in produzione di cerniere in stabilimento per la la- vorazione di pressofusioni in alluminio. Erano quasi tutte donne e tutti avevano una grande preoccupazione per- ché lavorare le pressofusioni non è proprio un gioco da ragazzi. E invece nessuno ha perso il posto di lavoro, tut- te le dipendenti sono rimaste vicino casa e si sono dimo- strate capacissime. Vedere quella fabbrica all’opera dopo la conversione è stata una sensazione bellissima. Come lo è sempre, per me, vedere una catena di produzione. Quanto tempo trascorre negli stabilimenti produttivi della sua azienda? Mai abbastanza. Una delle soddisfazioni più grandi per me, ma credo per ogni imprenditore, creare un’attività che coinvolge persone, che le rendi felici e gratificate. Creare utili è la premessa di un’avventura che va oltre e che investe e abbraccia la soddisfazione delle persone, la loro capacità di fare squadra per creare valore comune. Ricorda il momento più difficile? il contrario. Quando avendo investito molto, alla fine del mese mancava la cassa per qualche fornitore e i mac- chinari stentavano ad entrare in produzione. Quando si fa impresa si decide di prendersi dei rischi e quindi delle Carlo Francesco Mario Ilotte Industria/Fusione metalli leggeri - Torino
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