Civiltà del Lavoro, n. 6/2018
116 CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2018 INTERVISTE È presidente e amministratore delegato di Moncler, da lui rilevato nel 2003 e oggi leader nel settore del lusso specializzato nell’abbigliamento invernale. È presente in oltre 70 Paesi con 200 boutique monomarca e un export dell’87%. Due gli stabilimenti produttivi, 1 in Italia e 1 in Romania. 3.500 i dipendenti. ABBIGLIAMENTO DI LUSSO PROIETTATO NEL L’ ERA DIGITALE Rileva il marchio Moncler nel 2003 conducendolo a un successo globale, con 122 punti vendita monomarca presenti in 66 Paesi tra Europa, Asia e Americhe. Scu- si il paradosso, ma in un pianeta che diventa sempre più caldo come è riuscito a vendere sempre più piu- mini? ( Al 30 Giugno 2018 Moncler conta una rete di 209 monomarca, è presente in circa 70 Paesi tra Emea, Apac e Aameriche, ndr) Il brand Moncler è un marchio globale del lusso che va oltre il concetto di stagione. Dal 2003, anno in cui ho ri- levato il brand, abbiamo avviato una strategia integrata, chiara e precisa, definita ‘Global Down Jacket’ Strategy, focalizzandoci sull’idea del “piumino globale”, versatile e perfetto per tutte le occasioni, combinando il lato pret- tamente imprenditoriale e di mercato a una forte e mul- tiforme sensibilità creativa in continuo superamento ed evoluzione, che quest’anno ci ha portati al lancio del pro- getto Moncler Genius. Diverse collezioni, presentate tut- te insieme, disegnate da stilisti differenti e indirizzate alle molteplici target/audience del brand. Dati fondamentali della strategia Moncler sono da sempre l’altissima qualità del prodotto in primis, la forza della comunicazione, l’uni- cità dello stile e un’innovativa ricerca tecnologica. Un ap- proccio unico che ha decretato il successo internazionale di Moncler. Il piumino con Moncler è passato dalla mon- tagna ad un ambiente anche metropolitano senza nega- re il suo imprinting. Attitudine urbana che convive per- fettamente con una forte vocazione tecnica e sportiva. Un percorso quello di Moncler che ha ripensato la storici- tà del marchio, recuperando le salde radici sportive, e in- centivato l’aspetto tecnico e di performance, accostando l’heritage ai nuovi codici di una contemporaneità esteti- ca affacciata sempre sul futuro. Moncler è un marchio che nell’immaginario colletti- vo rimanda agli anni ’80. Ha, per così dire, una sua collocazione storica. Cosa l’ha convinta nel credere di poterlo far tornare di moda? Sin dall’inizio, sono stati la storia e l’heritage unici di Mon- cler ad affascinarmi e ad attrarmi al brand. Sono partito da Remo Ruffini Industria/Abbigliamento - Como
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