Civiltà del Lavoro, n. 6/2018

27 CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2018 preservare le peculiarità tipiche dell’essenza umana? Cre- do che sia stato proprio questo interrogativo a spingermi verso la scelta definitiva. Innovazione e sviluppo delle tecnologie, progettazio- ne avanzata, pianificazione e programmazione, gestio- ne di sistemi complessi. In quali di questi settori vede il suo futuro? Indubbiamente mi piacerebbe coronare il percorso di stu- di approdando allo sviluppo di nuove tecnologie, utili per migliorare la vita degli individui. Al tempo stesso, viste le esperienze maturate in questi anni, potrei indirizzarmi an- che verso la gestione di sistemi complessi. Comunque, cre- do che, osservando le richieste provenienti dal mondo del lavoro, sia utile non focalizzarsi su un’unica strada, ma riu- scire, per quanto possibile, a lasciare spazio a diversi per- corsi, scegliendo quotidianamente quello più adatto alle proprie caratteristiche. Se la sua carriera lavorativa fosse all’estero? In un mondo globalizzato e interconnesso, credo sia piutto- sto naturale immaginare la propria carriera lavorativa in un paese diverso rispetto a quello d’origine. D’altronde, l’inno- vazione tecnologica richiede il costante confronto d’idee, che spesso provengono da angoli più disparati del piane- ta. Nonostante ciò, mi pacerebbe restituire al mio Paese ciò che mi è stato offerto in questi anni. Credo che l’Italia possa offrire tante possibilità a noi giovani ma, al tempo stesso, è necessario un costante dialogo con i paesi tecno- logicamente avanzati. Nel suo curriculum ci sono le Olimpiadi delle Scienze Naturali, i Giochi d’Autunno dell’Università Bocconi e il Certamen Ovidianum, la competizione internaziona- le svoltasi in occasione del bimillenario della morte di Ovidio, dove si è classificata 7°. Come le ha vissute? Da sportiva, ho sempre vissuto ogni competizione come un’occasione per mettermi alla prova, cercando di supera- re i miei limiti e di ampliare il mio bagaglio di conoscenze e di competenze. Non a caso, in questi anni ho cercato di coltivare interessi sia in ambito scientifico che umanistico, ricercando quotidianamente sfide da affrontare e obietti- vi da raggiungere. Ha vinto un concorso nazionale organizzato dall’Al- bo dei Giornalisti curando la redazione e la grafica del giornale scolastico. Pensa di sviluppare nel futuro que- sta sua attitudine? Mi piacerebbe coltivare la mia passione per la scrittura e, in particolar modo, unire il mio interesse verso il mondo della scienza a quello della comunicazione. Collaborare con una rivista scientifica sarebbe sicuramente un gradissimo obiettivo da portare avanti nei prossimi anni. Un sogno nel cassetto? Non smettere mai di sognare. Tre aggettivi per descriversi. Determinata, curiosa, sognatrice. Marco Vergani FILOSOFIA E STUDI CLASSICI PER INTERROGARSI SUL REALE È uno dei 25 Alfieri del La- voro, che effetto le fa? La nomina, anche se in par- te inaspettata, è stata accolta fin da subito con grande en- tusiasmo, sia da me che dalla mia famiglia. Oltre che il mi- gliore riconoscimento per uno studente che impegnandosi quotidianamente crede davvero in ciò che studia, il pre- mio è infatti un’occasione unica per entrare in contatto con un mondo di eccellenze, aperto al dialogo e allo scambio reciproco di idee. Studia Filosofia alla Sapienza di Roma, perché que- sta facoltà? Avendo una preparazione adeguata a intraprendere qual- siasi percorso universitario, la scelta è stata difficile, anche perché avrei voluto continuare in studi trasversali. La Filosofia però, insieme agli studi classici, sono da sem- pre il mio interesse principale: il ragionamento filosofico e il dialogo con i filosofi del passato infatti mi permettono di interrogarmi costantemente sulle verità più profonde del reale, offrendomi lo sguardo migliore sul mondo e sulla vi- ta, e di cercare la mia strada, in una maniera che temporal- mente e contenutisticamente precede ogni altro approccio. Essa inoltre stimola al confronto e all’inevitabile tentativo di tradurre in prassi l’ideale pensato. Attualmente sta lavorando ad un trattato filosofico scritto in latino sul tema della rappresentazione idea- listica del mondo. La dissertazione, come ogni tentativo filosofico, nasce »

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