Civiltà del Lavoro, n. 1/2019
INCHIESTA CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2019 55 model). L’esistenza di un project management trasversa- le sia ai soggetti coinvolti sia alle fasi di progetto garan- tisce prima di tutto uniformità dell’informazione, chiarez- za di obiettivi e identificazione di responsabilità in capo ai diversi soggetti e consenso su costi e processi. Questo si traduce in una maggiore efficienza di azione e in mi- nori rischi per la sicurezza e per la sostenibilità in senso ampio del progetto. È chiaro da quanto esposto che il Bim non è semplice- mente un software che per obbligo di legge va usato nel processo di progettazione di un’infrastruttura, ma è un punto di accesso per tutti i soggetti coinvolti nel proces- so per l’inserimenti di tutti i dati rilevanti per lo sviluppo dell’infrastruttura. Nel momento in cui questo modello 3D di un asset è co- struito in modo da non consentire alcuna discrepanza nei dati immessi perché ciascun elemento è descritto non solo nelle sue dimensioni, posizioni, materiale ma an- che nella sua esatta procedura di progettazione, costru- zione e uso, otteniamo un vero e proprio “gemello digi- tale” dell’infrastruttura. Aggiungere l’elemento “tempo” ha impatto sull’intero pro- cesso di costruzione di una infrastruttura o di un edificio. La potenza degli attuali processori utilizzati per progetta- re consente oggi di effettuare calcoli continui sull’intero processo di progettazione, costruzione e esercizio e di ve- rificare l’integrità del processo. Il “digital twin” diventa capace di verificare la performan- ce dell’infrastruttura in divenire e di correggere il processo prima della sua effettiva esecuzione. Infrastrutture pro- gettate in modo innovativo consentono anche il controllo in tempo reale della struttura. I dati contenuti in un data basket unico sono univoci (ed eventualmente “certifica- bili” attraverso la tecnologia blockchain) e conseguente- mente di reale supporto ai processi decisionali diminuen- do l’incidenza dell’errore umano. Lo “stato dell’opera” può essere verificato in tempo reale attraverso una piattaforma digitale che riporta le condi- zioni di esercizio sulla base delle informazioni monitorate (carichi, sofferenza, spostamento, corrosione). Attraverso tecniche di data analytics e Intelligenza arti- ficiale si possono effettuare verifiche sullo stato attuale dell’opera, ipotizzare scenari evolutivi e, attraverso dashbo- ard personalizzabili con livelli di accesso diversi a seconda della tipologia di stakeholder, tali output possono essere visualizzati in modo immediato. • Ugo Salerno è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2013. È presidente ed amministratore delegato di RINA, gruppo multinazionale con oltre 150 anni di storia che fornisce servizi di verifica, certificazione e consulenza ingegneristica. Sotto la sua guida il gruppo ha triplicato il fatturato, raggiunge 65 paesi al mondo e conta oltre 3.700 dipendenti
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