Civiltà del Lavoro, n. 2/2019

51 Civiltà del Lavoro maggio 2019 mento, anche in corso di esecuzione, per carenze proget- tuali e relativo contenzioso, con blocchi dei processi deci- sionali e realizzativi; gli stanziamenti pubblici programmati quasi sempre rilevanti, ma con risultati di spesa quasi sem- pre deludenti, sia per le grandi che per le piccole opere; le complessità tecnico-amministrative di un quadro regolato- rio che, a causa dei cambiamenti intervenuti, risulta ancora incerto e problematico. Su questi profili rilevanti le imprese da tempo richiamano l’attenzione e su questi è necessario intervenire, adottando misure capaci di utilizzare le risor- se che sono a disposizione, ma sono ferme nei numerosi cantieri aperti, e avviando riforme strutturali per rendere finalmente efficiente il sistema della politica infrastrutturale. Quest’ultima dovrebbe essere fondata su tre pilastri: cer- tezza di risorse, semplificazione delle procedure decisiona- li e rapidità di esecuzione (si veda l’elenco di opere priori- tarie da sbloccare). In risposta alle principali cause di blocco delle opere pubbli- che (tecnico-amministrative e decisionali, tecnico-esecuti- ve e giuridico-contrattuali), si potrebbero avanzare alcune proposte, volte a superare le situazioni di natura procedi- mentale, decisionale e processuale, che bloccano l’avvio e il completamento delle infrastrutture strategiche e priori- tarie. In particolare: • la semplificazione delle procedure decisionali inerenti alla programmazione delle opere pubbliche, mediante l’elimina- zione del parere del Cipe sui progetti per le opere già previ- ste da atti di pianificazione (es. Dpp) o la programmazione e l’anticipazione del parere del Consiglio superiore dei la- vori pubblici sul progetto di fattibilità tecnica ed economi- ca, attualmente previsto sul progetto definitivo; Vittorio Di Paola A – AUTOSTRADALE Gronda di Genova 5.000 Terza Corsia Firenze- Pistoia (A11) 3.000 Roma-Latina 2.800 Asti-Cuneo 350 Totale 11.150 B – STRADALE – ANAS Cispadana 1.300 Lioni-Grottaminarda 430 SS106-3° megalotto 1.335 Campogalliano-Sassuolo 500 Totale 3.565 C – FERROVIARIO – RFI Brescia-Verona-Padova AV 4.000 Nodo ferroviario Genova 620 Ferrovia Pontremolese 314 Totale 4.934 D – FERROVIE URBANE Metro C (tratta T3 Colosseo-Mazzini) 1.136 Metro Napoli (tratta Garibaldi-Capodichino) 2.430 Metro Torino (tratta Collegno-Cascina-Vica) 270 Totale 3.836 TOTALE GENERALE 23.485 Opere da sbloccare • la previsione di un meccanismo di graduale impegno di- retto della Presidenza del Consiglio dei ministri nei proce- dimenti bloccati. Tra le prerogative attribuite al Consiglio dei ministri, oltre all’esercizio dei poteri sostitutivi, sono previsti anche eventuali commissariamenti, fermo restan- do che questi ultimi potranno essere disposti anche diret- tamente “opera per opera”, sulla base della ricognizione e in presenza di determinati presupposti, cioè funzionali alle diverse fasi in cui si verifica il blocco (con particolare rife- rimento al cosiddetto “modello Rfi”, da applicare in situa- zioni assimilabili). Un caso particolare di commissariamento andrebbe previsto a seguito di blocco dovuto a crisi d’im- presa e di infruttuoso svolgimento della cosiddetta “proce- dura di interpello” (dei concorrenti successivi all’affidatario impossibilitato ad adempiere), da applicare in casi specifici di particolare rilevanza. INCHIESTA

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