Civiltà del Lavoro, n. 3/2019

27 Civiltà del Lavoro luglio 2019 UMBRIA L’andamento del fatturato, positivo in tutti i principali set- tori, è risultato migliore per le aziende orientate ai merca- ti esteri. Nell’edilizia non si è ancora conclusa la lunga fa- se recessiva. Sono, invece, emersi segnali di miglioramento tra i servizi diversi dal commercio al dettaglio. I flussi turi- stici sono tornati su livelli analoghi a quelli registrati prima del terremoto, tranne che nei comuni direttamente colpiti. Dopo un biennio di robusta crescita il processo di accumu- lazione del capitale si è indebolito, anche per la maggiore incertezza sull’evoluzione del quadro congiunturale. Nell’in- dustria gli investimenti per l’anno in corso sono previsti in calo e i piani per il 2019 sono improntati alla stazionarietà della spesa. La situazione reddituale del sistema produtti- vo regionale ha fatto segnare un miglioramento associato a un ulteriore incremento della liquidità. ABRUZZO Secondo le stime di Prometeia, l’incremento del pil regio- nale è stato nel 2018 di circa l’1%, più contenuto rispetto al dato medio nazionale. L’attività produttiva è cresciuta nell’in- dustria e nei servizi, mentre ha ristagnato nelle costruzio- ni. L’occupazione è aumentata, favorendo una diminuzione del tasso di disoccupazione anche tra i più giovani. Il reddi- to disponibile delle famiglie e i consumi sono stimati in au- mento per il terzo anno consecutivo. Nel mercato del credito sono cresciuti sia i prestiti alle im- prese, trainati dai finanziamenti alle aziende di medio-gran- di dimensioni, sia quelli alle famiglie. È proseguito il miglio- ramento della qualità del credito. Il numero degli sportelli bancari si è ulteriormente ridotto. È cresciuta la quota del- la ricchezza finanziaria delle famiglie investita nel rispar- mio gestito. MOLISE Nella prima parte del 2018 sono tornati a emergere nell’e- conomia molisana segnali di miglioramento: a un tenue re- cupero dell’industria e a una moderata crescita del terzia- rio si è associata una perdurante congiuntura negativa del settore delle costruzioni. L’attività industriale è tornata ad aumentare, seppur leggermente: tra le imprese con alme- no 20 addetti sono prevalse quelle che hanno rilevato un aumento del fatturato, soprattutto tra le aziende maggiori e rivolte ai mercati esteri. Le esportazioni sono aumentate, sostenute principalmen- te dalle vendite dell’automotive verso la Cina e gli Stati Uni- ti, mentre è proseguito il netto ridimensionamento dell’ex- port di prodotti metallurgici. Nel settore delle costruzioni sono ancora diminuite le ore lavorate, a fronte di una crescita del numero di occupati nel terziario. LAZIO L’andamento congiunturale è stato più favorevole per le imprese industriali e le aziende di maggiori dimensioni. La spesa per investimenti è stata contenuta. Nel comparto industriale il fatturato si è moderatamente espanso e gli investimenti sono aumentati. Dopo la forte crescita del 2017 le esportazioni sono diminuite; vi ha con- tribuito la flessione nei comparti della metalmeccanica e della chimica. Nel settore delle costruzioni la produzione ha ristagnato, mentre in quello immobiliare le compraven- dite sono aumentate a un ritmo inferiore a quello medio nazionale ed è proseguita la flessione dei prezzi. Nei servizi il tono congiunturale si è indebolito e gli investi- menti sono lievemente calati. La crescita del fatturato ha interessato solo le imprese di maggiori dimensioni, men- tre per le più piccole si è registrato un calo. Le presenze di turisti e la spesa dei viaggiatori esteri, al contrario, hanno continuato a espandersi. PRIMO PIANO

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