Civiltà del Lavoro, n. 3/2019

28 Civiltà del Lavoro luglio 2019 PRIMO PIANO CAMPANIA Nell’industria campana è proseguita la crescita del fattu- rato. La domanda estera di beni ha continuato a sostene- re l’espansione dei livelli di attività: le esportazioni campa- ne hanno accelerato nel primo semestre del 2018 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, trainate principalmente dal buon andamento delle vendite di pro- dotti della trasformazione alimentare. Nel comparto delle costruzioni la produzione si è stabilizzata, dopo i cali degli anni precedenti. Il quadro congiunturale nel settore terziario è invece peg- giorato. Il contributo del turismo internazionale alla cre- scita economica in regione si è ridotto. Il traffico merci nei principali porti campani è risultato in espansione nei primi nove mesi dell’anno, specie nella movimentazione di con- tainer. L’occupazione ha rallentato in misura marcata e la crescita è divenuta più contenuta rispetto sia al Mezzogior- no sia all’Italia. PUGLIA L’industria pugliese nel 2018 ha registrato un aumento delle vendite che ha interessato la gran parte dei comparti pro- duttivi e in modo più intenso l’alimentare. Nel settore del- le costruzioni, che era risultato sostanzialmente stabile nel 2017, sono emersi deboli segnali di crescita, grazie all’anda- mento positivo sia del comparto residenziale, sia di quello delle opere pubbliche. L’attività economica nei servizi è nel complesso cresciuta, sebbene in modo contenuto e con andamenti differenzia- ti all’interno del settore. Nel primo semestre dell’anno l’oc- cupazione in Puglia è cresciuta in misura più intensa rispet- to alla media nazionale; permane tuttavia, rispetto ai livelli pre-crisi, un divario negativo, che invece è stato colmato a livello nazionale. L’aumento dell’occupazione in regione ha riguardato la componente femminile e quella dei lavo- ratori dipendenti, soprattutto con contratti a termine. BASILICATA L’economia lucana, secondo i dati più recenti della Ban- ca d’Italia, ha continuato a espandersi anche nel 2018. La dinamica dell’industria, che ha fornito il principale contri- buto alla crescita, ha mostrato segnali di rafforzamento: il manifatturiero ha ripreso a crescere, beneficiando soprat- tutto della ripresa del comparto automotive, sostenuto a sua volta dall’aumento delle vendite all’estero; il comparto estrattivo ha registrato un’ulteriore espansione della pro- duzione, che è tornata su livelli pressoché analoghi a quelli precedenti le vicende giudiziarie che hanno riguardato gli impianti in Val d’Agri. Nel settore delle costruzioni la fase ciclica resta debole. Nel settore dei servizi, il turismo ha beneficiato dell’ulte- riore aumento degli arrivi e delle presenze, soprattutto tra gli stranieri; il commercio ha registrato una diminuzione del numero di imprese, che ha riguardato la componen- CALABRIA Nella prima parte del 2018 la ripresa dell’attività economi- ca si è consolidata, pur rimanendo ancora insufficiente a colmare la caduta registrata durante la crisi. Dopo una lun- ga fase di debolezza, il processo di accumulazione del ca- pitale si è intensificato. Le vendite all’estero sono cresciu- te significativamente, pur permanendo su valori modesti in termini assoluti. L’attività nei servizi ha mostrato segnali di miglioramento più intensi rispetto al passato; vi hanno contribuito la po- sitiva stagione turistica e il miglioramento delle vendite nel commercio. Soltanto nelle costruzioni la fase negativa non si è ancora interrotta, soprattutto in connessione alla de- bolezza del comparto delle opere pubbliche.

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