Civiltà del Lavoro, n. 3/2019

38 Civiltà del Lavoro luglio 2019 PRIMO PIANO Alstom per il fatto che la concentrazione avrebbe deter- minato un possibile aumento dei prezzi nel materiale fer- roviario. L’obiezione che questo avrebbe favorito le impre- se cinesi è stata respinta con l’argomento che le imprese cinesi non sono presenti in Europa. È vero che in molti settori le imprese cinesi non rappresen- tano ancora un pericolo per le imprese europee, ma godo- no di un mercato interno molto più ampio di quello euro- peo. Un mercato che offre grandi economie di scala e un formidabile vantaggio di costi. Inoltre, con l’iniziativa Belt and Road le imprese cinesi occuperanno sempre maggiori spazi al di fuori della Cina e quindi la loro posizione si raf- forzerà ulteriormente. La Cina ha una politica industriale molto più sofisticata di quello che comunemente si pensa. Aveva bisogno di creare aziende leader a livello mondiale e quindi ha favorito un processo di riorganizzazione di mol- ti settori che è passato attraverso la ristrutturazione delle imprese di stato, la creazione di mercati concorrenziali per individuare i vincitori all’interno di specifici settori e la suc- cessiva concentrazione che ha fatto emergere imprese lea- der a livello mondiale. Per quanto riguarda la tecnologia ha promosso una poli- tica di isolamento del mercato cinese nei confronti delle imprese americane in modo da favorire la nascita e lo svi- luppo di imprese nazionali in grado di competere con quel- le americane. Il nuovo Parlamento europeo ha quindi davanti a sé sfide importanti, forse le più importanti da quando il concetto di una comunità europea integrata sul piano economico e politico ha preso forma. Queste sfide nascono dall’emergere della Cina come po- tenza globale e dal mutato atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti dell’Europa. Per rispondere a queste sfide è necessario che il processo di integrazione non venga inter- rotto ma che venga profondamente modificato il sistema di priorità che finora ha guidato l’azione delle istituzioni eu- ropee. La modifica nella geografia politica del Parlamento europeo aumenta l’incertezza, ma crea anche una discon- tinuità che potrebbe rivelarsi positiva. Profilo FRANCO BERNABÈ è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2011. È presidente di NEXI, società italiana leader nei pagamenti elettronici e presidente di FB Group. È stato presidente e amministratore delegato di Telecom Italia e amministratore delegato dell’Eni, della quale ha gestito la trasformazione da Ente di Stato in SpA

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