Civiltà del Lavoro, n. 3/2019

45 Civiltà del Lavoro luglio 2019 ATTUALITÀ Riaffermare i valori etici e sociali, di sana e prudente gestione ban- caria e di legalità che sono alla base dei comportamenti ispirati ai principi di corretta imprenditorialità, innovazione e di un mercato libero e concorrenziale. Una missione sempre attuale, che l’Abi ha voluto ricordare con l’emissione di un francobollo speciale in occa- sione del centenario. Il francobollo, appartenente alla serie tematica “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, riproduce con un segno grafico moderno l’Arco degli Argentari, monumento romano del 204 d.C. nei pressi del Foro Boario e luogo simbolo dei commerci dove i cambia- valute romani svolgevano la loro attività. Come è stato ricordato nel corso della presentazione dello scorso maggio, cui hanno partecipato il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e il Direttore generale Giovanni Sabatini, nel corso di un secolo di attività l’associazione ha ampliato le proprie competenze e raggio di azione. Fondata nell’aprile del 1919 dai rappresentanti di 53 banche, l’associazione nei primi anni di esistenza, accanto alle attività nel campo tecnico-economico, giuridico e tributario, si occupò dei problemi relativi alla stipula e all’ese- cuzione dei trattati di pace. Nel 1926 si colloca l’inizio dell’ordinamento corporativo, che troverà qualche anno più tardi una seconda configurazione secondo i criteri del regime fascista. La progressiva ingerenza politica stimola a cambiare strategia e nel 1936 nasce un’Associazione tecnico-bancaria con sede a Milano con il compito di portare avanti l’attività tecnico-economica. L’esperienza tuttavia dura poco e l’associazione viene sciolta a metà del 1937. Nel 1945 l’Abi si ricostituisce a seguito del referendum indetto da tutte le banche italiane e assume la tutela unita- ria e indifferenziata degli interessi comuni dell’intero settore. Una funzione di rappresentanza di Sistema che negli anni si va rafforzando, anche alla luce di alcune importanti cambiamenti che coinvolgono il settore dal punto di vista legislativo. Fra queste la trasformazione degli enti creditizi pubblici in società per azioni inne- scata dalla legge Amato-Carli del 1990. La nascita del mercato unico europeo nel 1993 e l’unio- ne monetaria che vi si accompagna costringono il siste- ma creditizio a rivisitare il concetto di banca-istituzio- ne in favore di quello banca-impresa. Con l’entrata in vigore del Testo unico in materia finanziaria e crediti- zia del 1994 viene riconosciuta ad ogni banca la pos- sibilità di operare nell’ambito delle 15 tipologie previ- ste dalla Seconda direttiva di coordinamento bancario, che getta le basi per la creazione di un unico merca- to bancario europeo, aprendolo a tutti gli operatori in possesso dei requisiti patrimoniali e che possono dare al contempo garanzia di correttezza e professionalità. L’Abi oggi rappresenta il fulcro di aggregazione per il sistema creditizio e il luogo naturale per il confronto e lo sviluppo di ogni singola azienda e del settore nel suo insieme. C.D. Una storia di crescita, lunga 100 ANNI Attenta al cambiamento e a recepire gli stimoli per una sana gestione del credito, l’Abi celebra il centenario con l’emissione di un francobollo L’annullo del nuovo francobollo. Al centro il presidente dell'Abi Antonio Patuelli e Maria Bianca Farina, presidente di Poste Italiane

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