Civiltà del Lavoro, n. 3/2019

51 Civiltà del Lavoro luglio 2019 FOCUS allo scopo di promuovere stabilmente le etichette made in Italy in Cina. Insieme a Giappone, Corea del Sud e Hong Kong si tratta di un’area che nel 2018 ha acquistato vino per 6,4 miliardi di dollari. A trainare le esportazioni, in Asia come in America, sono le bollicine, mentre i vini fermi so- no preferiti dal mercato domestico. VERSO LA “PROSECCHIZZAZIONE” DEL VINO ITALIA- NO? A proposito di bollicine, all’indomani della pubblica- zione dell’annuale graduatoria di Mediobanca sulle aziende vinicole per fatturato, qualcuno ha parlato di “prosecchiz- zazione del vino italiano”. Ben 26 aziende sulle prime 30 per giro d’affari hanno infatti nel proprio portafoglio alme- no un’etichetta di Prosecco. Ce l’ha il Gruppo italiano (che fa parte Cantine riunite & Civ), ce l’hanno Caviro e Casa Vinicola Zonin. Ce l’ha il primo gruppo privato italiano, il Gruppo Antinori, così come a imbottigliare Prosecco so- no la piemontese Fratelli Martini (4° posizione), la veneta Carlo Botter (5°), Enoitalia (9°), il Gruppo Santamargherita (10ma), Italia Wine Brands (11ma), la Cantina sociale di So- ave (12ma grazie a un +19,2% nel fatturatwo), La Marca vini e spumanti (13ma). Insomma, l’86% dei primi 30 produtto- ri italiani per fatturati ha un Prosecco da “offrire” ai propri clienti. Per rimanere in ambito finanziario, un altro dato in- teressante segnalato dall’Area studi di Mediobanca relativo al mercato mondiale, è quello secondo cui il settore vino in Borsa fa meglio degli indici azionari. Dal 2001 al marzo 2019 il comparto è cresciuto del 354% a fronte del +163% dei listini globali nello stesso periodo. L’indice è total return, cioè inclusivo dei dividendi, e ap- plica un tetto massimo ai due big (l’americana Constella- tion Brands e la sudafricana Distell Group) per tenere con- to dell’incidenza del business vino sul fatturato totale dei due gruppi. L’indice delle società del vino fa anche meglio dell’Msci Food Products (+253%) e supera l’Msci Beverage. “STORICI” ED “EROICI”, FINALMENTE ARRIVA UNA TUTELA. Tornando in Italia e alla concretezza dei territori, c’è da segnalare un’altra importante novità non solo per il settore ma per l’intera cultura materiale del Paese. Dal Tren- tino-Alto Adige all’isola di Pantelleria, dalla Sardegna alla Val- le d’Aosta, dalla Valtellina alla Costiera amalfitana, dalle Cin- que Terre all’Etna, l’Italia è attraversata da vigneti annodati tra le rocce invece che su piacevoli colline, con piante che offrono vino solo a costo di fatiche “eroiche”. A seguito del travagliato iter del Testo Unico del Vino appro- vato nel 2016, la Conferenza Stato-Regioni tenuta nella pri- ma settimana di giugno ha decretato la tutela dei vigneti Fonte: ISMEA 13 mld fatturato complessivo 658 mila ettari superficie 46 mila aziende vinificatrici 310 mila imprese viticole 37,5 lt consumo procapite 55 mln di hl +29% del 2017 49 % il peso delle Igt certificate sulla produzione 526 Dop e Igp 74 Docg, 334 Doc, 118 Igt +4,6 % vini +5,2 % spumanti vendite Gdo 6,2 mld export +3,3 per circa 19,8 mln hl (-7,8%) L’ITALIA DEL VINO Fonte: ISMEA

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