Civiltà del Lavoro, n. 3/2019
p r e s i d e n t e e amministratore delegato di Li- neapiù Italia Spa, azienda leader nel settore dei filati di alta gamma da lui ri- levata nel 2010 e presidente di AModa Spa, da lui fondata nel 1978 e attiva a livello interna- zionale nella importazione, produzione e distribuzio- ne di capi di abbigliamento ed accessori per uomo, don- na e bambino. Dopo il diploma di ragioneria si iscrive alla facoltà di giuri- sprudenza, mantenendosi agli studi attraverso la vendita di pubblicazioni. Nel 1973 muove i primi passi nel mondo del- la moda come rappresentante nel settore delle calzature, borse e piccola pelletteria. A distanza di pochi anni l’incontro con Santo Versace se- gna la nascita di una collaborazione che durerà 19 anni e che nel 1996 porterà alla costituzione di Bavers SA per la gestione delle licenze di produzione e distribuzione per ac- cessori in pelle, abbigliamento per bambino, intimo e sport. Negli anni collabora con diversi brand, tra i quali Moschi- no di cui cura la produzione e la distribuzione della linea sportiva, fino ad arrivare agli accordi di licenza per i marchi Everlast e Virtus Palestre. Nel 2010, determinato nel salvare un’eccellenza italiana nel È settore dei filati per maglieria, rile- va il “Gruppo Lineapiù” e dà vita a Lineapiù Italia Spa. A soli due anni dall’acquisizione l’azienda raggiunge gli obiettivi del piano industriale trien- nale grazie a investimenti nelle due sto- riche filature, nella tintoria e nei laboratori della sede di Capalle. Il percorso di sviluppo da lui avviato consente di tutelare i livelli occupazionali e di dar vita ad una politica diretta all’ampliamento e all’effi- cientamento degli impianti industriali. Oggi l’azienda esporta il 57% della produzione e con 12 uffici di rappresentanza e proprie società di commercializzazione è presente in Euro- pa, Russia, Asia e Stati Uniti. Detiene un sistema produttivo integrato per la realizzazione di filati 100% made in Italy e investe ogni anno circa 2% di fatturato in ricerca e svilup- po. Con una capacità produttiva di 1 milione di chilogrammi di filati l’anno, è presente sul mercato con le collezioni Li- neapiù, FilclasseLineapiù Knit Art e occupa 150 dipendenti. Nel 2011 ha dato vita alla Fondazione Lineapiù Italia per so- stenere e promuovere le attività di ricerca e formazione sul patrimonio artistico e storico dell’arte sartoriale italiana e nel 2012 ha inaugurato l’archivio storicoLineapiù nel quale sono raccolti oltre 35.000 elementi, tra filati, teli in maglia, foto d’archivio, pubblicazioni, abiti, accessori, arazzi e alle- stimenti in maglia. 75 Alessandro BASTAGLI Civiltà del Lavoro luglio 2019 1950 – FIRENZE INDUSTRIA / FILATI PER MAGLIERIA
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