Civiltà del Lavoro, n. 3/2019

93 Civiltà del Lavoro luglio 2019 A Francesco PUGLIESE mministratore delegato Conad Soc. Coop., la più grande organizza- zione cooperativa italiana di imprenditori indipendenti del commercio al dettaglio. Nel 1984 fa il suo ingresso nel gruppo Barilla co- me responsabile dell’ufficio commerciale. Negli anni ri- copre ruoli di crescente responsabilità che lo porteranno a diventare nel 1996 amministratore delegato di First Retai- ling, società commerciale e logistica del gruppo parmigiano, alla cui guida contribuisce al progetto di fusione tra Barilla, Pavesi e Tre Marie e nel 2000 direttore generale Europa. Nel 2002 viene nominato amministratore delegato e diret- tore Generale di Yomo, da lui rilanciata in un momento di crisi finanziaria e industriale. Nel 2004 entra in Conad nella veste di direttore generale per diventarne amministratore delegato nel 2014. Ai verti- ci del consorzio avvia una politica di sviluppo che porta i prodotti a marchio Conad a passare dal 14% al 30% di in- cidenza sul fatturato alla vendita e ad un aumento dei livelli occupazionali da 47.000 a 56.000 addetti. Nel 2015, con l’obiettivo di rafforza- re l’offerta dei prodotti a marchio del consorzio e di garantire i brand internazionali del settore alimentare alle migliori condizioni di acquisto, co- stituisce Agecore, l’alleanza distributiva europea con 23.000 punti vendita in Eu- ropa che riunisce insegne quali Conad (Italia), Intermarché (Francia), Eroski (Spagna), Edeka (Germa- nia) e Colruyt (Belgio). Nel maggio 2019 con l’importante acquisizione di Auchan e Simply ha portato il consorzio a diventare numero uno nella grande distribuzione italiana e a raggiungere una quo- ta di mercato che è passata dal 13% al 19%. Oggi Conad, con 3.149 punti vendita, riunisce 7 cooperative territoriali e 2.664 soci. Attento ai temi della sostenibilità, nel 2017 ha siglato un protocollo d’intesa con il Ministero del- le Politiche Agricole in virtù del quale Conad si è impegna- ta a non ricorrere a partiche che possano ridurre il ricavo per i produttori e ciò al fine di garantire una maggiore tra- sparenza sulla provenienza delle materie prime e per con- trastare fenomeni di sfruttamento del lavoro agricolo. 1959 – BOLOGNA COMMERCIO / ALIMENTARE

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