Civiltà del Lavoro, n. 3/2019

È 96 Civiltà del Lavoro luglio 2019 Luigi RIOLO presidente di Fil- trex Srl, leader nella progetta- zione e produzio- ne di sistemi filtran- ti per raffinerie, motori navali, centrali nucleari e impianti industriali. Orfano di guerra, diplomato perito elettronico, nel 1976 dà vita ad una piccola ditta con due dipendenti atti- va nel settore dei filtri industriali autopulenti per brucia- tori e caldaie. Fin dagli inizi avvia una strategia di crescita centrata sulla riorganizzazione del lavoro e sull’innovazione di processo e di prodotto che nel 1982 porta l’azienda a vincere una ga- ra tecnica internazionale bandita dalla Marina Militare ita- liana per la progettazione di filtri auto pulitori micronici e nel 1986 ad entrare nel settore delle raffinerie con la pro- duzione di piattaforme di filtrazione micronica e di prote- zione del reattore di raffinazione del petrolio. Dalla fine degli anni Novanta sviluppa l’espansione di Filtrex sui mercati esteri attraverso la creazione di una rete di agen- ti in India, Usa, Corea che lo porterà a siglare importanti accordi per la fornitura “chiavi in mano” di impianti filtran- ti per raffinerie. Negli stessi anni sotto la sua guida l’azien- da si aggiudica con gara internazionale la fornitura per la protezione dei reattori di Reliance Jamnagar Complex in India, la più grande raffineria al mondo. Gli anni Duemila segnano l’ingresso nel setto- re navale militare a livello internazio- nale con il riconoscimento di fornito- re omologato da parte della U.S. Navy, e il consolidamento della presenza negli Stati Uniti con la costituzione di Filtrex Usa e in Venezuela, India, Cina e Corea con l’apertura di filiali. Attraverso un incisiva attività di ricerca nel 2010 crea e lancia sul mercato ACB ® , un rivoluzionario filtro automatico per il trattamento delle acque marine omologato per la rimozione di micro batteri zooplankton e phytoplankton. L’innovativa tecnologia, che riveste grande rilievo per la salvaguardia dell’ambiente ma- rino, è stata riconosciuta dalla Ballast Water Management, la convenzione internazionale per il controllo della gestio- ne delle acque di zavorra e dei sedimenti, quale sistema fil- trante in grado di eliminare la trasmigrazione, per il trami- te delle acque di zavorra, di microrganismi acquatici nocivi e patogeni. Oggi l’azienda opera attraverso quattro stabi- limenti a Vignate (Mi) e due laboratori di ricerca e svilup- po uno dei quali è dotato di banchi prova tra i più grandi al mondo. Investe ogni anno circa l’8% del giro d’affari in ricerca e ha un export del 96%. Occupa 106 dipendenti. 1945 – MILANO INDUSTRIA / APPARECCHI DI DEPURAZIONE, FILTRI

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