Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2019
SPECIALE SANDRA GALLINA Vice Direttore Generale Direzione Trade MAURO PETRICCIONE Direttore Generale Direzione Clima MARCO BUTI Direttore Generale Direzione Ecfin SILVANO PRESA Vice Direttore Generale Direzione Budg IRENE TINAGLI Presidente Commissione Problemi economici e monetari Il mercato unico deve essere al passo con l’era digitale, lavorando per un posto in prima fila a livello tecnologico delle procedure di infrazione, che aveva già ricoperto in passato questo ruolo con eccellenti risultati. Seguiremo con attenzione tutte le situazioni che rischiano di sfo- ciare in ulteriori condanne da parte della Corte di giusti- zia europea e che possono comportare il pagamento di sanzioni pecuniarie. Ridurre le infrazioni significa anche rafforzare la credibilità e l’autorevolezza del nostro Pae‑ se in Europa. Lei è stato a Londra a in- contrare la comunità ita- liana in vista della Brexit. Che azioni sta sviluppan- do il Governo per mini- mizzare i disagi dell’uscita della Gran Bretagna dal- la Ue? L’Italia ha messo in sicurezza gli interessi e i diritti di citta- dini e imprese con un decreto legge (n. 22 del 25 marzo 2019 convertito in legge n. 41 del 20 maggio 2019) che prevede: la tutela dei diritti dei cittadini italiani che vi- vono nel Regno Unito e dei cittadini britannici che vivo- no in Italia; la protezione della stabilità finanziaria e della continuità operativa dei mercati e dei settori bancario, finanziario e assicurativo (sia localizzati in Italia, sia nel Re- gno Unito), anche al fine di evitare rischi di liquidità e di ga- rantire la certezza delle transazioni, nonché la protezione di depositanti, investitori e assicurati, la promozione di un’ade- guata preparazione delle imprese e la gestione di emergenze relative ad alcuni ambiti settoriali come, ad esempio, traspor- ti, sanità, istruzione. A queste misure si aggiungono i piani operativi per le frontiere doganali e per i principali punti di scambio tra Italia e Regno Unito come i porti e gli aeroporti. Parallelamente a questa attività abbiamo lavorato per un ac- cordo di recesso e sostenuto l’intesa siglata tra Regno Uni- to e Unione europea. Una Brexit ordinata è nell’interes- se di tutti e speriamo che le procedure di ratifica dell’ac- cordo raggiunto al Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre possano concludersi in bre- ve tempo. Sappiamo che su questo c’è un articolato dibattito nel Parlamento britanni- co e guardiamo a queste discussioni con rispetto, ma anche con la consapevolezza che cittadini e imprese hanno biso- gno il più possibile di certezze. Ci dispiace che il Regno Uni- to esca dall’Ue, ma è importante che l’uscita avvenga con un accordo e che si inizi poi – sulla base di un’uscita ordinata – a costruire una relazione futura che sia all’altezza dell’inten- sità delle relazioni politiche, economiche e sociali tra i paesi dell’Unione europea e il Regno Unito.
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