Civiltà del Lavoro, n. 6/2019
STATI GENERALI DELLO SPAZIO, SICUREZZA E DIFESA Napoli 6 dicembre 2019 Molteplici sono le iniziative su te- matiche economico-industriali di carattere generale organizzate ne- gli ultimi anni e tante anche quelle dedicate al settore dell’Aerospazio e Difesa, segno del grande interesse suscitato da questo comparto che in Italia, così come in Europa, esprime una spiccata capacità industriale sia in termini di investimenti, sia per il numero di addetti specializza- ti e sia per capacità e volumi della ricerca. In particolare emerge pri- oritario il tema della cooperazione europea finalizzata all’autonomia strategica in un quadro geopoliti- co sempre più dominato da giganti quali Cina, Usa, Russia e India. Si tratta di una delle prossime sfide a cui è chiamata l’Europa nei pros- simi anni tema che è stato oggetto degli “Stati Generali dello Spazio, Sicurezza e Difesa”, indetti da Par- lamento Europeo lo scorso 6 di- cembre a Napoli. In tale occasione, Elettronica, quale eccellenza na- zionale, è stata chiamata a portare il proprio contributo al dibattito sul tema delle strategie e delle oppor- tunità per l’industria Europea. Il Presidente Enzo Benigni ha sot- tolineato come: “in un contesto or- mai globalizzato emerge l’assoluta necessità di raggiungere a livello della Difesa e Sicurezza europea accordi di cooperazione bilanciati e durevoli in termini commerciali, industriali, nel campo dell’educa- tion. Attori globali, quali USA e Cina, proiettano le loro aspirazioni di sviluppo in una scala che mostra con estrema chiarezza come nessu- na singola nazione europea possa affrontare con successo, in isola- mento, le sfide poste, siano esse commerciali, industriali, tecno- logiche e la stessa Europa nel suo complesso si deve opportunamente organizzare per mantenere posizio- ni di rilievo”. Ha poi esposto il pro- prio punto di vista di imprenditore, ribadendo come: “le industrie della difesa europee, da parte loro, san- no già apprezzare i vantaggi di una bilanciata cooperazione, ma per tracciare la strada verso un’effettiva ed efficace Difesa comune è neces- saria una comune visione politica che armonizzi posizioni diverse, procedure, requisiti e che possa ge- nerare importanti programmi col- laborativi, alimentati da opportuni investimenti in Ricerca e Sviluppo. Se l’Europa deve rimanere sicura e se vogliamo continuare a disporre di un settore della difesa che possa sia proteggere noi stessi, in primis, sia contribuire alla sicurezza inter- nazionale, allora dobbiamo agire in maniera tempestiva, creando una nuova generazione di allean- ze/consorzi delle migliori Azien- de europee, ognuna con le proprie capacità di nicchia. Possiamo pro- porre un nostro modello con una governance autonoma ed indipen- dente delle tecnologie necessarie alla difesa, ma riconoscendo la centralità dell’Alleanza Atlantica e considerando del tutto ininfluente il fenomeno Brexit (il Regno Unito rimarrà sempre un fondamentale Partner nella Difesa dell’Europa e all’interno della Nato). Sono convinto che l’Europa, nel suo complesso, disponga di un SOFT POWER di grande valore, basato sulle nostre competenze e tradizioni culturali. Si rende quan- to mai necessario che le istituzioni europee aiutino i Paesi Membri a definire un cammino comune ed allineato, superando le frontiere fra i Paesi Europei. E’ doveroso ri- conoscere e apprezzare che molti punti chiave sono già stati delineati a livello Europeo: fondi dedicati, programmi di cooperazione, bandi di gara nelle applicazioni spazia- li, nel settore della sicurezza e più recentemente anche nella difesa”. Va ricordata a proposito dell’Euro- pa, la netta posizione espressa dal Presidente dell’Europarlamento On. Sassoli, in merito alla possibile riduzione del budget europeo per Spazio e Difesa: “Se il bilancio non ci piacerà, il Parlamento non lo vo- terà. Non sopporteremo tagli a ri- cerca e industria. Se non forniremo un importo di denaro adeguato a sostegno dei settori spazio e difesa, saremo destinati a fallire”. L’ing. Benigni ha concluso riaffer- mando il suo approccio e la sua visione europeista della questione: “Auspico che tutte le istituzioni Europee, fra l’altro recentemente rinnovate, accolgano le sfide legate alla creazione di un nuovo contesto che allinei posizioni oggi ancora di- stanti, comunicando efficacemente obiettivi e vantaggi di un approccio comune al fine di renderlo effetti- vamente reale”. DALLE AZIENDE www.elettronicagroup.com
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