Civiltà del Lavoro, n. 6/2019
26 Civiltà del Lavoro dicembre 2019 PRIMO PIANO Siete esempio della NOSTRA FORZA Sergio MATTARELLA, Presidente della Repubblica ivolgo un saluto alle Vi- ce Presidenti del Senato e della Camera, ai ministri presenti. Ringrazio il ministro Ste- fano Patuanelli per le considerazioni che ha svolto e per le cortesi parole nei miei con- fronti. Lo stesso ringraziamento rivolgo al pre- sidente Antonio D’Amato e il ringraziamento si estende all’efficacia con cui in questi anni ha svolto questo compito così importante e di prestigio. A tutti i presenti rivolgo il più cordiale ben- venuto al Quirinale. Rinnovo le mie congra- tulazioni ai Cavalieri del Lavoro, che ricevono oggi il riconoscimento per l’eccellenza rag- giunta e per il valore sociale prodotto dal- le loro imprese. Insieme a loro, mi complimento con gli Alfieri del Lavoro, che si sono distinti negli studi e sono adesso chiamati ad affinare ulteriormente il loro talento per metterlo a frutto sia nella profes- sione, sia nelle altre espressioni della vita sociale. Ogni anno questo incontro ci propone esperienze che sono anche segni e messaggi di gran- de significato, lanciando a tutti noi la sfida di renderli attuali nel succedersi di cambiamenti co- sì profondi e veloci. Il primo di questi segni che vorrei raccogliere è senz’altro quello della necessaria alleanza tra le generazioni. Nessuna comunità può progredire se si spezza la catena della fiducia, della trasmis- sione dell’esperienza, della speranza di pensare e realizzare, insieme, un futuro migliore. Nessuna società può ben preparare il proprio domani se i giovani incontrano ostacoli nel loro percorso di crescita o se la struttura sociale li emargina, non crea opportunità e occasioni di assunzione di re- sponsabilità, mettendoli, talvolta, di fronte a scelte di migrazione forzata per assicurarsi un futuro. In molti campi la crescita della propria personalità in esperienze all’estero costituisce una ricchezza importante. Aumenta il capitale sociale, grazie a conoscenze che così possono essere acquisite. Non sfugge tuttavia – lo sappiamo bene – la consapevolezza che, troppo spesso, molti giova- ni debbono lasciare il nostro Paese, cercando altrove opportunità che qui tendono a rarefarsi. R Sergio Mattarella
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