Civiltà del Lavoro, n. 6/2019
Civiltà del Lavoro dicembre 2019 87 vorra causa la contaminazione tra origini diverse di flora e fauna e determina i cambiamenti più traumatici per i diversi ecosistemi marini. Ciò ha condotto all’emanazione della at- tuale normativa internazionale I.M.O. e U.S. Coast Guard che tutela la protezione dell’ambiente attraverso il trattamento ecologico dell’acqua navale di zavorra. Questo ci ha spin- ti a valutare con sempre maggiore attenzione la funzione dei nostri filtri automatici ecologici più innovativi che oggi sono in grado di eliminare il 99% degli elementi batterici contaminanti. Una ulteriore importante applicazione eco- logica dei nostri filtri automatici ecologici è di eliminare il 99% delle polveri sottili dai gas di scarico dei motori diesel navali dalle acque degli impianti SCRUBBER. Altre applica- zioni ecologiche sono in fase di sviluppo e sperimentazio- ne per la produzione di acqua potabile da acqua di mare “membrane a osmosi inversa” e anche per la rimozione dei batteri dalle acque degli impianti di pesci-cultura che forni- scono l’80% del pesce. La cultura ambientale ci guida an- che nel settore oil&gas, dove si giocano partite altrettan- to importanti per il migliore futuro del pianeta. Credo da sempre che il nostro impegno industriale debba conciliarsi con le sensibilità ambientali delle nuove generazioni e che debba rispondere a tutte le più esigenti logiche a garanzia della sostenibilità ambientale. Per questo sono particolar- mente orgoglioso del riconoscimento ottenuto da Filtrex nel 2017, da parte della multinazionale Alfa Laval Svezia, per il migliore prodotto ecologico innovativo mondiale del 2016. La sua azienda esporta in tutto il mondo. Quali i mercati più in crescita e, in generale, più interessanti? L’export medio nel 2018 ha rappresentato il 96% della no- stra attività, verso altri paesi d’Europa 39%, Cina e Corea 23%, Nord America 19%, Medio Oriente 11%, Giappone 2%, Australia 2%. Le nostre sedi all’estero rappresentano la nostra attenzione alle dinamiche del mercato globale che conosciamo pro- fondamente, perché lo viviamo direttamente, soprattutto grazie alla nostra leadership nel settore dell’oil&gas con una rete di agenti in India, Usa, Corea e Canada, dove abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti e grazie ai primati nel settore navale, dove siamo omologati quali fornitori della U.S. Navy e negli ambiti della Difesa di Nato e Marina Mili- tare italiana, francese e australiana. Certamente è interes- sante per noi tutta l’Asia, dove siamo competitivi anche nei prezzi perché abbiamo investito per ammodernare le unità produttive, adottando la produzione di centri di lavoro a controllo numerico ad alta automazione con industria 4.0, e dove produciamo per normalizzazione e non per com- messa, il che determina notevoli investimenti economici e di energia. La progettazione è sviluppata interamente dall’a- zienda e la produzione avviene nei quattro stabilimenti ita- liani per una area totale di 31.700 mq coperti e uno stabili- mento nuovo in fase di realizzazione che sarà ultimato entro giugno 2021 di 25.000 mq coperti, per un totale di 56.700 mq coperti su un’area di oltre 100mila mq. La ricerca occupa un ruolo primario per la Filtrex. Come giudica, più in generale, la propensione all’innovazione e alla ricerca delle imprese italiane? Ricerca per noi è sinonimo di qualità, che deve essere per- seguita costantemente e che in più occasioni ci viene rico- nosciuta da molte aziende internazionali, per processi di raf- fineria, in qualità di Only Recommended Supplier. Credo che le piccole e medie aziende italiane dovrebbero avere maggiori conoscenze del mercato internazionale e delle relative quantità di prodotti richiesti in modo da strut- turare la loro dimensione internazionale in presenza diret- ta: in tal modo potrebbero essere certamente più pronte e di conseguenza più competitive. E potrebbero dirigere lo sguardo verso più ampi orizzonti di business e di crescita nell’interesse loro e dell’intero si- stema Paese. Che significato ha per lei la nomina a Cavaliere del Lavoro? Orgoglio per il riconoscimento di ciò che sono riuscito a fare, anche grazie alla collaborazione di tante intelligenze allineate agli obiettivi aziendali, per me e per tutta la rete di relazioni che ruota attorno a Filtrex; e responsabilità, ver- so le famiglie dei nostri collaboratori, verso i nostri clienti, verso il nostro Paese di cui mi sono sempre sentito fiero rappresentante. Impegno, responsabilità etica e correttez- za sono riferimenti imprescindibili del mio percorso im- prenditoriale, anche nel suo significato sociale: il successo di un uomo e della sua impresa deve corrispondere a una più ampia dimensione di crescita sociale, soprattutto nel riconoscimento del lavoro per la dignità dell’uomo e dell’af- fermazione di una autentica cultura d’impresa, basata non solo sul profitto, ma anche sul progresso della collettività, non perdendo di vista i più bisognosi.
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