Civiltà del Lavoro, n. 6/2019
99 Civiltà del Lavoro dicembre 2019 INTERVENTO zone al servizio del paese. Ciò verrà realizzato entro il 2021. Iniziative come queste, Cino-centriche, unite a progetti co- me “Belt and Road Initiative”, e qui parliamo di miliardi di dollari di investimento, creeranno una grande collaborazio- ne e integrazione fra Cina e Italia e, con gli altri paesi che attraverserà, proietteranno ulteriormente la Cina sul pia- no internazionale e faranno di questo paese il più grande player mondiale del futuro, già grande e che cresce tanto, aprendosi sempre di più. Tutto bene quindi? Dobbiamo distinguere fra i rapporti isti- tuzionali, per i quali posso dire solo bene anche a seguito della mia pluriennale esperienza (1984-1988) come presi- dente dell’International Silk Association (avendo per di più avuto come vicepresidente per la prima volta un cinese, la massima autorità della China National Silk Import & Export corp) e il resto. Diversa è la situazione per le attività economiche: per le nostre imprese la Cina è una realtà estremamente compli- cata, difficile e pervasa da un mentalità secondo la quale gli accordi anche formali, regolarmente firmati, che per noi sono vincolanti, vengono spesso da loro rispettati solo se hanno convenienza a farlo. Quello che a volte stupisce è che con grande naturalezza ti dicono “ok, tutto vero, abbiamo degli accordi ma la situa- zione è cambiata” e non so se ciò è un retaggio della lo- ro antica cultura mercantilistica o è dovuto a una moder- na spregiudicatezza. Questa è la realtà, dobbiamo tenerne conto e stare molto attenti. Una cosa è certa: la Cina sta riprendendo il posto che le spetta nel mondo, da superpotenza, dopo le umiliazioni dell’800 e di inizio ‘900. In estrema sintesi: fra luci e ombre se mi chiedessero in quale paese andrei a fare l’imprendi- tore – ma forse anche a vivere – la mia risposta, del tutto teorica perché non ho più l’età per fare scelte del genere, sarebbe: in Cina. Ai giovani, ma più in generale a tutti consiglio di andarci, possibilmente spesso perché ritengo che lì, dal “laborato- rio” cinese, si potrà capire in anticipo come sarà il futuro del mondo. Profilo MARIO BOSELLI è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 1990. Per oltre quarant’anni a capo del Gruppo Boselli, attivo nel campo della seta, dei filati e del tessuto a maglia jersey, fino al prêt-à-porter. È presidente onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana e presidente dell’Istituto Italo Cinese Progetti come “Belt and Road Initiative” creeranno una grande collaborazione fra Italia e Cina e faranno di questo paese il più grande player mondiale
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