Civiltà del Lavoro, n. 1/2020

24 Civiltà del Lavoro febbraio 2020 FOCUS umidità dei terreni. Solo in Europa questi servizi sono uti- lizzati da 11 milioni di aziende agricole, il 96% della quali so- no classificate dalla Business Applications dell’Agenzia spa- ziale europea come “aziende familiari”. Come dire, la Space economy è già tra noi. E il discorso vale anche all’inverso: sono sempre di più le tecnologie “terrestri” che trovano applicazione in campo spaziale, come per esempio la stam- pa 3D che consente di fabbricare in orbita pezzi utili per la manutenzione delle stazioni o le tecnologie in grado di ri- pulire lo spazio dai detriti orbitali. SPACE ECONOMY, UNA TORTA DA 350 MILIARDI DI DOLLARI Ecco perché sono sempre più numerosi i gover- ni, le company, le piccole e medie imprese e anche le star- tup a persuadersi del fatto che gli investimenti spaziali di oggi possano rivelarsi la ricchezza di domani. Elon Musk ha lanciato SpaceX, Jeff Bezos Blue Origin e i fondatori di Google Planetary Resources, specializzata in space mining, l’industria mineraria spaziale. E, prima di tutti, er vivere meglio sulla Terra non è più possibile fare a meno dello spazio. Monitoraggio delle infrastrutture, telecomunicazioni, meteorologia e osservazione degli effetti dei cam- biamenti climatici, monitoraggio dei fenomeni migratori, gestione del traffico marittimo, salvaguardia dei beni culturali, tutto questo e molto altro ancora trova oggi strumenti e competenze nel lavoro sviluppato per la progettazione, la realizzazione e la gestio- ne di attività aerospaziali. Anche le imprese agricole, tanto per fare un esempio, guar- dano sempre di più alle stelle. Si pensi alla cosiddetta agri- coltura di precisione: i servizi spaziali aiutano a definire ir- rigazione, fertilizzazione e a monitorare lo stato di salute delle coltivazioni. I droni che innaffiano esattamente lad- dove serve sono guidati da satelliti, così come i server che smistano i dati raccolti dai sensori che rilevano lo stato di P di Cristian FUSCHETTO Space economy IL PESO DEL TRICOLORE