Civiltà del Lavoro, n. 1/2020
38 Civiltà del Lavoro febbraio 2020 FOCUS beneficiato di questo anno sotto i riflettori. Nel 2019, infatti, la città ha registrato 865mila pernottamenti con un incremento del 44% delle presenze di turisti stranieri e un +34% nella Basilicata. Come ha fatto notare il direttore della Fondazione Paolo Verri, “Matera è una città ricono- sciuta ovunque e i dati ci dicono che siamo la Capitale eu- ropea della Cultura che più di altre ha sviluppato una mag- giore attrattività”. Dopo i numeri, che resteranno a testimonianza di questo successo, l’anno da Capitale europea affida alla città luca- na un importante compito, quello di preservare e valoriz- zare i tanti beni artistici e monumentali che sono tornati a nuova vita. Un esempio particolarmente importante è il re- stauro della Cattedrale di Matera, riaperta al pubblico dopo dieci anni grazie al lavoro di diverse imprese locali. C’è poi la Cava del Sole, risistemata e arricchita di un auditorium da 700 posti, la ristrutturazione del cine-teatro comuna- le, adesso intitolato al regista materano Gerardo Guerrieri, il restauro di Casa Noha, sita all’interno di un palazzo no- biliare cinquecentesco ed esempio di architettura privata dei Sassi di Matera. E ancora, il recupero degli ipogei di San Francesco d’Assisi, sotto l’omonima piazza, così come il re- stauro degli affreschi della chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone. Gli sforzi devono convergere, dunque, per conservare Matera come palcoscenico naturale di rara bel- lezza. Un unicum che il cinema, per esempio, ha scelto sin dai tempi di Pier Paolo Pasolini, che qui girò “Il Vangelo se- condo Matteo” quando ancora la Basilicata era sconosciu- ta al mondo. Per arrivare a Mel Gibson con “La Passione di Cristo” girato nel 2004 e il recentissimo “No time to die”, nuovo episodio della saga di James Bond che contiene al- cune scene girate nei Sassi. L’ANNO DI PARMA Dal primo gennaio scorso i riflettori si sono accesi su Parma, che per il 2020 sarà la Capitale del- la Cultura italiana. La città emiliana è l’ottava a portare lo scettro da quando il titolo è stato istituito su provvedimen- to del ministero per i Beni e le attività culturali. Prima di lei, Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena, Mantova, Pistoia e Palermo. Il tema sul quale la città ha costruito la propria candidatura è il tempo e la sua rigenerazione attraverso la cultura. Parma infatti ha vissuto tante fasi storiche e incar- na molte identità: c’è la città romana e quella medievale, il borgo rinascimentale e la città barocca, è un luogo dalle forti tradizioni popolari ma allo stesso tempo ha accetta- to la sfida dell’innovazione tecnologica. Il leit motiv dell’in- Matera, i Sassi
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