Civiltà del Lavoro, n. 1/2020
41 Civiltà del Lavoro febbraio 2020 FOCUS Alberto Chiesi la garanzia dello sviluppo del programma di Parma Capitale. Inoltre, tra le iniziative che vedranno la città fulcro cultura- le, artistico e non solo durante l’anno, degne di particolare nota sono senz’altro “Imprese Aperte” – di cui anche il no- stro Gruppo è sostenitore insieme ad altre realtà – che si pone l’obiettivo di far conoscere le aziende e le loro pecu- liarità a un pubblico allargato di dipendenti, turisti e scuole. Due gli obiettivi: creare “Cultura dell’impresa” nel territorio e sviluppare “Cultura in impresa”, accogliendo progetti arti- stici e culturali da realizzare negli spazi industriali. Molto interessante anche la call to action “Imprese Creati- ve Driven”, pensata per rafforzare l’imprenditorialità attra- verso il dialogo tra industria, settore culturale e creativo. Realtà che sviluppano servizi e creano prodotti attraverso processi a “base culturale e creativa”: dove, quindi, cultura e creatività dialogano attivamente con le logiche d’impresa. Come Chiesi, inoltre, partecipiamo insieme a Davines, azien- da leader nel campo della cosmetica, ad un progetto stori- co di particolare rilievo, “Pharmacopea”, pensato per risco- prire l’identità chimico-farmaceutica del territorio di Parma e valorizzare luoghi storici come l’Orto botanico e l’antica Farmacia San Filippo Neri. Valorizzeremo, quindi, il passato, il presente e il futuro di un comparto industriale di rilievo per la città. Voglio ricordare ora – e questo si collega a tutte le iniziative citate – che un punto fondamentale del progetto “Parma 2020” è la promozione delle partnership pubblico-privato e l’apertura di un dialogo tra diverse aziende: realtà indu- striali e istituzioni insieme per il territorio. Insieme in tutti i trentadue progetti, esposizioni e rasse- gne che compongono Parma 2020, costruiti con il lavoro condiviso di istituzioni, associazioni e forze nazionali e eu- ropee di Parma e del territorio che la circonda, in una si- nergia virtuosa tra pubblico e privato, resa stabile a partire da questa candidatura. Una visione di città trasversale ai vari ambiti, quindi, dalla cultura all’urbanistica, dal sociale al turismo, dall’ambiente alla scuola, fino alle pari opportunità. Parma 2020 è una cit- tà capace di fare impresa e di presentare un modello cultu- rale a più voci e al contempo unitario, che dovrà guidarla oggi e negli anni a venire. Un approccio che non può che portare giovamento alla crescita e al benessere, economi- co e sociale, del territorio, non solo della nostra città, ma come esempio per l’Italia nel suo complesso. Il contributo statale per la realizzazione di tutte le iniziative di Parma Capitale italiana della Cultura è stato di un milio- ne di euro, al quale si sono sommati importanti contributi comunali e regionali, oltre a quelli di aziende, associazioni locali e privati. Un esempio virtuoso. Il mio invito verso le istituzioni e verso il Governo è di raf- forzare ulteriormente questo genere di collaborazioni tra diversi attori, istituzionali e aziendali, che si basano sulla co- struzione di un obiettivo collettivo da raggiungere. Le esperienze denominate “partnership pubblico-privato” fanno leva sulla capacità della Pubblica amministrazione, locale o nazionale, di collaborare con le aziende per la pro- mozione della competitività del territorio, del benessere locale e degli abitanti. Si tratta di modelli dove, di fatto, le imprese e gli amministratori definiscono obiettivi comuni a livello valoriale, politico e tecnico e li attuano, raccoglien- do i frutti della loro realizzazione. Solo una collaborazione volontaria, ma strutturata, tra pubblico e privato può dav- vero migliorare la vita della comunità. E Parma 2020 ne è un esempio concreto. Profilo ALBERTO CHIESI è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 1993. È presidente di Chiesi Farmaceutici Spa. Il Gruppo è presente in Europa e sui principali mercati mondiali. 5.625 i dipendenti, di cui 788 impegnati in ricerca e sviluppo. Nel 2018 il Gruppo Chiesi ha investito oltre 382 milioni di euro in attività di ricerca e sviluppo, collocandosi al primo posto fra le aziende farmaceutiche italiane
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