Civiltà del Lavoro, n. 1/2020
45 Civiltà del Lavoro febbraio 2020 FOCUS La nomina a Capitale europea della Cultura ha innescato un circolo virtuoso in un territorio che presenta un’alta capacità di fare impresa. Ma non mancano le difficoltà e sono molti ancora i deficit infrastrutturali Pietro Di Leo Sergio Mattarella, in piazza San Pietro Caveoso il 19 genna- io 2019, data di inizio di un anno unico. Al centro della sfi- da materana c’è la scelta di puntare sulla co-creazione con i cittadini, gli artisti, le imprese creative e le istituzioni cul- turali locali. Il risultato è che più di un terzo del program- ma culturale di Matera 2019 è frutto di questa operazione popolare. Sono state 18mila le persone coinvolte nelle pro- duzioni culturali in 37 progetti di comunità, 17mila gli stu- denti che hanno partecipato alle varie manifestazioni, 1.500 i volontari, per un totale di 1.228 eventi di cui 410 organiz- zati in tutta la regione Basilicata, totalizzando un milione di turisti o meglio abitanti culturali. Non sono solo dati sta- tistici, la città è cresciuta sul piano della qualità dell’offer- ta turistica, con alberghi a quattro e cinque stelle e dimo- re di lusso nei Sassi. Diversi i momenti importanti, ad esempio il festival Matera- dio di Radio 3, in svolgimento dal 2011 e che ha contribui- to a illuminare in questi anni la città con appuntamenti e riflessioni di qualità; la mostra Ars Excavandi dedicata alle città di pietra, che andrà all’Expo di Dubai, e quella che ha raccontato il Rinascimento visto dal Sud, con opere giun- te a Palazzo Lanfranchi da importanti musei; la Cavalleria Rusticana allestita nei Sassi con l’orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, il tutto in un’atmosfera suggestiva; la pub- blicazione di libri di cui si sentiva fortemente la necessità, come l’opera omnia di Rocco Scotellaro e tre volumi della produzione di Leonardo Sinisgalli, il Furor Mathematicus. La nomina a Capitale europea della Cultura ha un signifi- cato che va ben oltre l’organizzazione di eventi. È un tito- lo assegnato dalla Comunità europea sulla base di un par- ticolare valore sociale ed economico, ottenibile attraverso la produzione culturale. Al di là dei numeri, importanti e indiscutibili, c’è l’immenso valore intangibile di una legacy unica che la città di Matera ha saputo creare e lasciare alle generazioni future. Speranza e una grande fiducia per terri- tori meno fortunati, attanagliati da un inesorabile processo di spopolamento che possono e devono riscattarsi attra- verso lo strumento della cultura, sperimentando così nuo- vi modelli di sviluppo. Matera ha saputo valorizzare il proprio brand arrivando dav- vero ovunque grazie ad una comunicazione che ha raccon- tato uno storytelling autentico ed efficace. La città è riusci- ta ad ottenere in termini di brand awareness un risultato
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