Civiltà del Lavoro, n. 3/2020
27 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2020 Enzo BENIGNI Tecnologia e innovazione l’autonomia è strategica I primi mesi del 2020 sono stati devastati, a livello mondia- le, in ambito sanitario, sociale, economico da una pande- mia scatenata da un microscopico virus che ha attaccato l’uomo, dapprima in Cina, e si è poi propagato con velocità e aggressività in poche settimane in tutto il mondo. “Abbia- mo di fronte a noi un nuovo scenario di sicurezza” spiega Enzo Benigni, presidente e Ad di Elettronica Spa, protagoni- sta nei principali mercati internazionali nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi di difesa elettronica non- ché nei più importanti programmi di difesa europei e Nato. “Si tratta di una prospettiva che investe non solo il tradi- zionale settore della sicurezza e difesa, ma si estende all’e- mergenza sanitaria mondiale e alla globalizzazione, inarre- stabile sicuramente, la quale deve essere gestita in maniera innovativa per aumentare il livello di sicurezza generale”. Si riferisce alla necessità di tutelare da un punto di vi- sta nazionale alcune tipologie di produzioni o di settori? L’indisponibilità di produzione in Europa di dispositivi sani- tari di protezione individuale spinge, ad esempio, verso un diverso concetto di livello di “autonomia” e di “sovranità” industriale e tecnologica per poter disporre, in periodi di crisi, delle attrezzature indispensabili alla sicurezza. Questo concetto si sta estendendo ad altre aree tecnolo- giche, ad esempio, legate alle comunicazioni, si pensi al di- battito sul 5G, e al settore dell’aerospazio, difesa e sicurez- za proprio in un’ottica di un allargamento della dimensione di sicurezza da affrontare. A maggio abbiamo lanciato il progetto del Sales Virtual As- sistant, che consente di portare un contatto umano all’in- terno del mondo digitale e di essere sempre più vicini ai no- stri clienti. Inoltre, nel corso dell’anno, è nostra intenzione avviare alcune collaborazioni strategicamente rilevanti con piattaforme digitali multi-brand. Tutte le attività omnichannel che abbiamo lanciato stanno premiando e offrono l’esperienza Patrizia Pepe comoda- mente da casa alle nostre consumatrici. Patrizia Pepe ha showroom e punti vendita in tutto il mon- do ma rimane saldamente legata alla sua Toscana e, in que- sti mesi, ha promosso iniziative a sostegno del territorio. Ce ne può parlare? Siamo molto legati al nostro territorio, all’inizio dell’emer- genza abbiamo attivato una raccolta fondi sulla piattafor- ma GoFundMe per dare un contributo tangibile a favore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi. Abbiamo pensato di essere particolarmente vicini alla cit- tà di Firenze, terra natale del brand, un segno per sostene- re medici, personale ospedaliero e ricercatori impegnati in questa intensa battaglia contro il virus. La pandemia ha esercitato ed esercita anche un potente significato simbolico. Crede che potrà in qualche modo caratterizzare stili o ispirare tendenze? Durante il lockdown abbiamo realizzato la collezione della prossima stagione primavera/estate 2021 e questa collezio- ne respira i tempi che stiamo vivendo. Una collezione concreta con delle isole per sognare. Non possiamo ignorare quello che ci circonda, ma ci pia- ce l’idea di offrire nuovi punti di vista per poter affrontare una normalità nuova con positività e determinazione. PRIMO PIANO
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