Civiltà del Lavoro, n. 3/2020
È 70 Guido Maria BARILLA Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2020 Enrico M CHI dal Duemila pre- sidente e ammi- nistratore dele- gato di Save Spa, società di gestione degli aeroporti di Venezia e di Treviso, e dal 2014 presidente di Banca Finint, atti- va nella consulenza finanziaria, nell’investment banking, nel corporate lending e nella gestione di pa- trimoni. Laureato in economia aziendale inizia il suo percorso pro- fessionale nel 1980 nel settore dell’investment banking con la costituzione, insieme ad altri soci, di Finvest Srl, oggi Fi- nint Spa. Nel 1999, attraverso Agorà Investimenti Spa, so- cietà del Gruppo Finint, rileva il 20% di Save Spa a cui se- gue nel 2007 l’acquisizione del 39% fino ad arrivare nel 2011 ad assumere il controllo esclusivo della società di gestio- ne aeroportuale. Nel 2007 rileva la maggioranza di Aer Tre Spa e guida Save Spa ad entrare nella gestione dello scalo Treviso-Sant’Angelo. Nel 2014, con l’acquisizione del 40% di Catullo Spa, socie- tà di gestione degli aeroporti di Verona e Brescia, dà vita al Polo aeroportuale del Nord Est con gli aeroporti di Vene- zia, Treviso, Verona e Brescia, che sotto la sua guida regi- stra dal 2014 al 2019 una crescita nel traffico dei passegge- ri del 39% e un incremento della merce gestita pari al 6%. Al centro dell’aggregazione aero- portuale è lo scalo Marco Polo di Venezia, da lui sviluppato con l’at- tivazione di voli intercontinentali di linea su New York a cui sono seguiti nel tempo collegamenti diretti su altre città del Nord America, del Medio Oriente e della Corea del Sud. Oggi sono oltre 50 le compagnie aeree operative al Marco Polo per più di 100 destinazioni. Le infrastrutture di volo includono un sistema di raccordi e piazzali per gli ae- romobili che dal 2017 offrono una capacità di sosta per 47 aeromobili. L’aerostazione passeggeri, il cui ampliamento è stato completato nel 2017, si estende su una superficie di circa 84mila mq. Gli investimenti per il potenziamento del- lo scalo sono stati accompagnati dal monitoraggio dell’im- patto ambientale. Circa il 75% dell’energia elettrica neces- saria al funzionamento dell’aeroporto è autoprodotta da una centrale di trigenerazione e da oltre 7mila pannelli fo- tovoltaici. Le luci dei terminal sono state sostituite con la tecnologia LED con una riduzione di circa 250 tonnellate di CO 2 l’anno, e l’introduzione di motori a basso consumo nell’impianto di movimentazione bagagli ne ha consentito una ulteriore diminuizione annuale di 50 tonnellate. Occu- pa, attraverso il Polo aeroportuale del Nord Est, 1.400 di- pendenti. 1958 – PARMA SERVIZI AEROPORTUALI
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