Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2020
25 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2020 Cominciano le fughe dalla città, il lavoro a distanza consente oggi di recuperare antichi borghi che sembravano destinati allo spopolamento e alla desolazione. Siamo di fronte a nuovi trend cementificazione delle periferie, che oggi progetti come quello di Renzo Piano si propongono opportunamente di “rammendare”. In altri casi, invece, la rigenerazione urbana è stata un’ope- razione urbanisticamente e socialmente pregevole, che va- lorizza le relazioni tra i cittadini. Il suo prossimo libro sarà dedicato, dopo la città, alla fo- resta, alla natura. Che cosa le ha suggerito la Costituzio- ne in questo caso? L’articolo 9 della Costituzione, che considero uno dei più importanti, è dedicato alla cultura e alla tutela del paesag- gio e del patrimonio storico e artistico della Nazione; in so- stanza lega insieme il passato e il futuro. Mi sono sempre chiesto perché si parla di età del ferro o del bronzo o dell’o- ro, ma non di età del legno: perché il legno vive da sempre con noi, ci accompagna letteralmente dalla culla alla bara. La prima legge di protezione dei boschi dopo l’Unità d’Ita- lia risale al 1923, ma poi c’è stato il fenomeno dell’espansio- ne urbana, che ha divorato porzioni enormi di territorio naturale; ci sono state le liti fra Stato e Regioni e quelle tra sfruttamento e rispetto del bosco e dell’ambiente; c’è ora l’inizio della riscoperta di questi ultimi. Oggi abbiamo compreso come la cura dei boschi sia fon- damentale per la tutela del suolo e la prevenzione di disa- stri idrogeologici e si comincia a percepire anche tra i gio- vani una specie di “nostalgia della natura”, cui ha dato voce Papa Francesco con la “Laudato sii”. Cominciano le fughe dalla città; sempre più giovani si stan- no riavvicinando per esempio all’agricoltura, mentre il la- voro a distanza consente oggi di recuperare antichi borghi che sembravano destinati allo spopolamento e alla deso- lazione. Lo stesso moderno concetto giuridico di bene co- mune nasce anche dagli antichi “usi civici” di boschi e pa- scoli che, al di là della loro proprietà formale, servivano a tutti i cittadini. E visto che stiamo festeggiando il 700° anniversario di Dan- te Alighieri, possiamo concludere augurando al nostro Pae- se di uscire dalla “selva oscura” e tornare a “riveder le stel- le”, che erano molte più di cinque. PRIMO PIANO
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