Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2020

40 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2020 La sua azienda è significativamente orientata all’export. Come vanno le commesse dall’estero? Ci sono alcuni mercati in ripresa? Nella grande distribuzione l’export ha retto soprattutto nei mercati europei. Sono invece crollati i lavori di paesaggio medio orientali, dove i paesi si sono chiusi a riccio e sono tuttora off limits. La diversificazione dei mercati ci ha consentito di regge- re l’urto del lockdown nella speranza che una stretta del- le libertà individuali adesso ci possa riservare una prima- vera virus free. Quali misure, a suo avviso, il governo dovrebbe prolun- gare e quali dovrebbe introdurre per aiutare le imprese a superare l’anno? Non fermare le attività produttive. Noi imprenditori faremo il possibile per salvaguardare i no- stri collaboratori, ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di comprensione per lo sforzo che ci viene richiesto. Pertanto, sgravi fiscali significherebbero più benzina per sostenere i maggiori costi relativi alla sicurezza e nuovi investimenti ci permetterebbero di farci trovare pronti una volta supera- ta questa emergenza. L’Europa deve rendersi conto che stiamo sulla stessa bar- ca, evitando protagonismi e personalismi per realizzare una comunità europea solidale e unita. Ben vengano investimenti strutturali finanziati dal Recove- ry Fund, dando questa volta priorità al Sud e alla Sicilia in particolare, dove ancora oggi scontiamo un deficit che non permette uno sviluppo produttivo degno di nota. Reputo necessario anche iniziare una svolta green alla ba- se delle nuove economie europee. Si parla tanto di super bonus in Italia, incentivando sola- mente l’edilizia. A noi piacerebbe aggiungere un super green bonus che dia la possibilità di ridare decoro al tessuto urbano ed extraur- bano rifacendo giardini, piantumando ai bordi delle strade e di tutte le aziende industriali; un super green bonus non come quello approvato nella vecchia legislatura e neanche rinnovato, ma che permetta di creare una vera e propria infrastruttura verde da Nord a Sud. Riccardo FELICETTI La responsabilità di rifornire gli sca ali in tempo di lockdown La pandemia ha dimostrato la fondamentale importanza dell’industria alimentare, che per alcuni versi ha risentito meno di altri settori, stante comunque la sofferenza del canale Horeca legato ai servizi di hotellerie, ristorazione e catering. Gli stabilimenti sono rimasti operativi durante il lockdown come, per esempio, quelli del Pastificio Felicetti, azienda di famiglia della provincia di Trento specializzata nella produzione di pasta di alta qualità e di pasta biologi- ca. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato Ric- cardo Felicetti. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato Riccardo Felicetti. Panoramica delle coltivazioni della Piante Faro Il mercato della pasta è solitamente anticiclico, e poi crediamo che questo successo sia dovuto alle caratteristiche intrinseche del prodotto: buono, sano, sostenibile PRIMO PIANO

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