Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2020

42 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2020 Franca Audisio RANGONI Prospettive incoraggianti se evitiamo un nuovo lockdown La Dual Sanitaly è attiva nel settore dei servizi sanitari ed è spe- cializzata nella produzione, commercializzazione e distribuzione esclusiva per l’Italia della linea di prodotti francesi “Dr. Gibaud”. Come molte altre imprese, oltre a modificare alcuni processi, ha dovuto far fronte anche a nuove richieste dettate dalla pan- demia. Di questo e altro abbiamo parlato con la presidente e amministratrice delegata Franca Audisio Rangoni. Come ha gestito l’attività durante i mesi di lockdown? Ha dovuto fare fronte a richieste specifiche? Ci siamo organizzati sia con il lavoro agile (smart working) che attingendo alla cassa integrazione. Dal mercato i no- stri clienti – farmacie, parafarmacie, sanitarie e ortopedie – chiedevano costantemente prodotti anti-Covid, noi quindi abbiamo rapidamente dedicato una parte della produzione per soddisfare queste richieste producendo mascherine cer- tificate CE e commercializzando gel igienizzante per le mani. Ha fatto o sta facendo ricorso allo smart working? Sì, come anticipato vi abbiamo fatto ricorso e stiamo con- tinuando anche in questi mesi autunnali e probabilmente, vista la situazione generale, dovremo proseguire fino alla fi- ne dell’anno e ai primi mesi del 2021. Questa nuova modalità di lavoro ha migliorato la pro- duttività? È una modalità di lavoro che per alcuni servizi dell’azienda – penso all’amministrazione, controllo di gestione, marketing, ufficio commerciale, risorse umane – fortunatamente per- mette di non fermarsi e poter continuare a lavorare, quindi per questi servizi la produttività è rimasta pressoché invaria- ta. Però non tutti i servizi aziendali possono beneficiare del- lo smart working, in particolare la produzione e la logistica. La sua azienda ha una forte impronta familiare. Secon- do lei, ciò ha rappresentato un vantaggio nella gestio- ne di questa fase? Secondo me è indifferente che l’azienda sia a impronta fa- miliare o manageriale, conta la buona gestione. Se un’im- presa è gestita bene dalla famiglia o dai manager, risponde bene e con rapidità alle sfide imposte da questi ultimi me- si e anni, così complicati. Viceversa i problemi aumentano. Ci sono investimenti che ha dovuto rimandare al pros- simo anno oppure annullare del tutto? Sì, abbiamo dovuto ripensare la programmazione degli inve- stimenti, in particolare posticipandoli di circa sei/otto mesi. Quali prospettive intravede nel suo settore per il secon- do semestre? Se riusciamo a evitare un secondo lockdown, intravedo pro- spettive incoraggianti perché piano piano da giugno scorso vediamo una lenta ma graduale e costante ripresa dell’atti- vità commerciale. Se invece saremo costretti ad affronta- re un secondo lockdown, c’è da preoccuparsi tutti insieme, non solo noi presenti nel mercato della salute e dei servizi sanitari. Cerchiamo di pensare positivo e tenere duro, solo così ne usciremo. Impianti produttivi della Dual Sanitaly Abbiamo rapidamente dedicato una parte della produzione per soddisfare le tante richieste producendo mascherine certi cate PRIMO PIANO

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