Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2020
50 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2020 VITA ASSOCIATIVA Sul piano economico non mancano segnali incoraggianti. Per quel che riguarda l’Italia, sono signi cativi i dati del terzo trimestre secondo cui il nostro Paese ha fatto registrare una ripresa della produzione industriale superiore a Francia e Spagna superiore al previsto eppure dal punto di vista economico, per ora, le risposte non sono del tutto negative. Anzi, ar- rivano anche dati positivi”. “Come evidenziato dalla Banca d’Italia – ha ricordato il Presidente – dopo la forte caduta connessa al lockdown, l’economia globale ha segnato una ripresa, a cominciare dalla Cina e dalla Corea. Anche l’attività economica dell’area dell’euro è tornata a cre- scere, senza raggiungere ancora i livelli precedenti l’emer- genza sanitaria, in linea con lo scenario di graduale ripresa delineato in giugno. In particolare, per quel che riguarda l’I- talia, sono significativi i dati del terzo trimestre secondo cui il nostro Paese ha fatto registrare una ripresa della produ- zione industriale superiore a Francia e Spagna”. “C’è un diffuso e comprensibile aumento sia del risparmio precauzionale, sia di quello legato al progressivo venir meno di occasioni di spesa, e si registra in Italia ancora un’inflazio- ne su valori negativi, anche se – ha sottolineato – il rischio di una prolungata deflazione è ridotto grazie alle decisioni di politica monetaria e alla grande massa di liquidità inseri- ta nel sistema economico”. “Da giugno si è riavviata anche la domanda di titoli italiani da parte di non residenti, favorita dalle azioni di sostegno di politica monetaria e dalle aspettative suscitate dal rag- giungimento dell’accordo sullo strumento Next Generation EU, ora subordinato soprattutto all’approvazione dei singo- li Parlamenti dell’Unione”. Quanto agli aspetti legati alla seconda ondata della pande- mia, è stata evidenziata l’esponenzialità della crescita dei ca- si di contagio a fronte, tuttavia, di una più bassa mortalità. “Cosa dovrà essere fatto? Se il trend continuerà in questo modo, andranno prese ulteriori iniziative di restrizioni se- guendo criteri di carattere territoriale, sperando che non chiudano nuovamente né le imprese, né le scuole”. “BASE DATI”, LE AZIENDE DEI CAVALIERI TRAINO PER L’ITALIA È in dirittura di arrivo la prima annualità del progetto “Base Dati”, analisi promossa dalla Federazione su un data base di circa 400 aziende dei Cavalieri del Lavoro (campione delle aziende attive guidate da Cavalieri del La- voro), allo scopo di evidenziare il loro ruolo e la loro capa- cità di traino dell’economia produttiva del Paese. L’iniziativa, condotta in collaborazione con il Gruppo Crif, porterà entro l’anno all’elaborazione di un primo report che consentirà una comparazione con i dati più genera- li di performance. “I dati che abbiamo finora – ha anticipa- to – sono più che incoraggianti”. Così come lo sono quelli emersi dalle aziende dei Cavalieri del Lavoro nominati negli ultimi tre anni, su cui è stato effettuato uno specifico ap- profondimento. “L’analisi su questo campione più ristretto evidenzia come le aziende dei Cavalieri del Lavoro nomina-
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