Civiltà del Lavoro, n. 6/2020

103 Civiltà del Lavoro dicembre 2020 trario di molti giovani di oggi che vanno alla ricerca di in- segnamenti specialistici pensando che possano essere utili per la loro carriera. Però ho avuto la straordinaria opportu- nità di comprendere a fondo le dinamiche sociali e le mo- tivazioni delle persone. Ho imparato a guardare il mondo dall’alto, nella sua complessità e nelle sue contraddizioni. Sono stato guidato dalla passione e non dalla convenienza. Gli studi di economia e diritto sono importanti nella formazione di un manager, ma gli strumenti specialistici che possono tornare utili si acquisiscono sul campo of the Firm. Penrose, che aveva lasciato gli Stati Uniti a se- guito della "caccia alle streghe" del periodo maccartista, si era trasferita a Londra, dove aveva ottenuto un incarico di insegnamento alla London School of Economics. Rifletten- do sulle condizioni di crescita di un’impresa, Penrose aveva puntato l’attenzione sul fondamentale ruolo che l’ sperienza di una squadra manageriale svolge per l’afferma- zione dell’impresa. Quell’esperienza non può essere facilmente trasferita a un altro gruppo dirigente. La capacità di crescita dell’impresa resta in sostanza confinata alla capacità di gestirla da par- te del gruppo dirigente che ne ha promosso il successo. È per questo che in tutti i miei ruoli manageriali ho fatto le- va principalmente sulle risorse interne, valorizzandone le competenze e stimolandone la coesione. Ho cercato di capire la dinamica della storia e dell’econo- mia. Soprattutto, ho guardato e imparato da straordinari maestri. Ho fatto solo ciò che mi stimolava, ho approfon- dito i temi che mi interessavano, ho frequentato le perso- ne che mi affascinavano. Non rimpiango affatto, dunque, di aver frequentato le lezioni di Napoleoni e di Bobbio invece dei corsi di ragioneria. Sono stato guidato dalla passione e non dalla convenienza. Gli studi di economia e diritto sono importanti nella forma- zione di un manager, ma gli strumenti specialistici che pos- sono tornare utili si acquisiscono sul campo. Un manager deve capire la società e le sue dinamiche per predisporre il successo della propria azienda. Comprendere le interazio- ni tra gli individui è fondamentale per creare squadre vin- centi e motivarle. Da questo punto di vista il libro che mi ha ispirato di più nella vita professionale è un breve sag- gio del 1959 di Edith Penrose, The Theory of the Growth Per l’a ermazione e la crescita di un’impresa, sottolinea Franco Bernabè, resta fondamentale la capacità di fare squadra FRANCO BERNABÈ è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2011. È presidente di Cellnex Telecom, principale operatore di infrastrutture per le telecomunicazione wireless e per la radiodi usione in Europa. È stato presidente di Nexi, società italiana leader nei pagamenti elettronici, presidente e amministratore delegato di Telecom Italia e amministratore delegato dell’Eni, della quale ha gestito la trasformazione da Ente di Stato in SpA LIBRI

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