Civiltà del Lavoro, n. 6/2020

42 Civiltà del Lavoro dicembre 2020 Un brand di valore che investe in arte e bellezza UN CALICE PER SOGNARE L’ITALIA ome sta reagendo il settore vitivinicolo alla crisi innescata dall’emergenza sa- nitaria e, in particolare, quali sono le risposte riscontrate dalla sua azienda? Il settore vitivinicolo italiano nell’anno del Covid tiene ma soffre. I dati complessivi parlano di un calo non drammatico all’export e di una crescita delle vendite in valore nel retail – Gdo e online – ma manca all’appello la ristorazione, essenziale per le cantine di qualità. Abbiamo constatato, confrontandoci con altre realtà, che i brand importanti che nel corso degli anni hanno acquisi- to visibilità e prestigio nazionale e internazionale, tengono meglio dei piccoli produttori. Ecco perché la mia azienda sta dimostrando un calo di fatturato contenuto e inferio- re rispetto alla media generale. La sua è un’azienda fortemente internazionalizzata. Qua- li sono i mercati attualmente più attenti ai nostri vini più pregiati? In generale l’export sta andando piuttosto bene. Se doves- si fare una scala di preferenza, due sono i miei paesi “idea- li”: Svizzera e Giappone. In questi due mercati, grazie alla partnership con importatori particolarmente dedicati alla vendita di vini di qualità, riusciamo a vendere i nostri pro- dotti migliori, con una remunerazione più alta rispetto a qualsiasi altro paese, grazie ad un valore aggiunto decisa- mente importante. Viene riconosciuto il prestigio del brand e il valore del pro- dotto e vengono premiati gli sforzi qualitativi in viticoltu- ra e in produzione. Ci sono altri mercati soddisfacenti come Germania, Regno Unito, Russia, Brasile, Thailandia, un po’ meno gli Stati Uniti. In altri invece, dove la pandemia ha colpito molto le strut- ture turistiche, osserviamo un calo sensibile del fatturato. Nel 2008 ha acquisito Villa della Torre, capolavoro dell’ar- chitettura rinascimentale italiana, aprendola al pubblico e facendone sede di numerosi eventi culturali. L’impresa può fare tanto per il mondo dell’arte e della cultura, cre- de che si tratti di una consapevolezza diffusa? L’attività che svolge la mia azienda racchiude in sé un insie- me di valori che si sposano perfettamente con l’arte, la cul- tura, la storia, la bellezza del nostro Paese. L’acquisto di Villa della Torre ha rappresentato per me e per la mia famiglia la realizzazione di un sogno e nello stesso tempo un grandis- simo impegno finalizzato a riportare all’antica bellezza un monumento molto importante del Rinascimento Italiano. C MARILISA ALLEGRINI Verona – Agricoltura/vitivinicolo

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