Civiltà del Lavoro, n. 6/2020
66 Civiltà del Lavoro dicembre 2020 Un polmone per l’economia e l’occupazione nei territori AEROPORTI SEMPRE PIÙ STRATEGICI ENRICO MARCHI Treviso – Attività aeroportuali l settore dei trasporti e, in particolare quello aereo, sta conoscendo uno dei momenti più difficili della sua storia. Quali sono gli attuali scenari di ripresa? L’intero settore dei trasporti è stato gra- vemente colpito dalla pandemia e quello del trasporto ae- reo, in particolare, considerato anche il perdurare della si- tuazione di crisi, sta assistendo ad una riduzione dei volumi di traffico senza precedenti, con previsioni di ritorno ai livelli 2019 che ad oggi, non sono prima del 2023/2024. Le più recenti proiezioni Iata (International Air Transport As- sociation) stimano che l’anno in corso si chiuderà con una flessione dei passeggeri a livello globale del -66% rispetto al 2019. L’eccezionalità di questo contesto ha messo ulte- riormente in rilievo l’importanza degli aeroporti quali risor- se strategiche per la connettività, l’occupazione e l’econo- mia dei territori serviti. Consideriamo che in Italia, dove il settore aereo nel suo complesso contribuisce al 3,6% del Pil, il sistema aeropor- tuale impiega direttamente 150mila persone e indiretta- mente ulteriori 800mila. Oggi le previsioni per i soli gesto- ri aeroportuali sono di una perdita di circa 1,8 miliardi di fatturato nel 2020. Per tale motivo, attraverso Assaeroporti, abbiamo chiesto al governo di far rientrare nel Recovery Fund i progetti svi- luppati in ambito aeroportuale, in particolare quelli incen- trati sull’efficientamento energetico, la digitalizzazione, l’in- termodabilità e la tutela dell’ambiente. Nel frattempo, come Gruppo Save, gestore degli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia, continuiamo a offri- re il miglior servizio ai nostri passeggeri anche in termini di sicurezza sanitaria, in costante collaborazione con le com- pagnie aeree operative sui nostri scali. Come giudica i provvedimenti governativi a sostegno del turismo? C’è qualcosa che non è stato ancora fatto e che invece andrebbe realizzato con urgenza? Il turismo, insieme alla cultura, stanno attraversando una crisi molto profonda. Il decreto Rilancio dello scorso mag- gio ha introdotto misure a sostegno del settore, che ge- nera annualmente il 13% del nostro Pil, e che ora necessi- tà però di liquidità, finanziamenti e di accesso a prestiti a lunga scadenza. La situazione è in continua evoluzione, condizionata dall’an- damento della pandemia, che ha frenato l’arrivo degli stra- nieri, a parziale favore degli spostamenti interni al territo- rio nazionale. I
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