Civiltà del Lavoro, n. 6/2020
Civiltà del Lavoro dicembre 2020 83 Oltre ad elargire borse di studio a studenti con alto poten- ziale e pochi mezzi, la Fondazione è impegnata a migliorare e ampliare strutture scolastiche destinate a studenti svan- taggiati e diversamente abili. Inoltre, costruisce e gestisce campi sportivi, crediamo mol- to all’educazione dei giovani tramite lo sport. Le strutture sportive sono costruite nelle località dove sono presenti comunità non abbienti e dove campi sportivi non esisto- no. La nostra Fondazione sponsorizza inoltre corsi di alfa- betizzazione per le comunità che ne hanno bisogno. L’o- biettivo della Fondazione è quello di sradicare la povertà e la disoccupazione attraverso programmi destinati all’istru- zione e all’educazione sportiva e questo viene fatto con il supporto di partner strategici che sono parte integrante della comunità. Inoltre, una quota minore viene devoluta alla conservazione delle biodiversità e delle specie minac- ciate in Sud Africa. Qual è lo stato di rapporti commerciali tra Italia e Sud Africa? Noi continuiamo a collaborare con l’Italia, come abbiamo sempre fatto anche in passato. Importiamo una serie di macchinari per i nostri impianti produttivi nonché prodot- ti finiti destinati ai nostri punti vendita. L’eccellenza del prodotto italiano nel settore delle piastrel- le è sempre stata un’ispirazione. Nel contesto dei rappor- ti commerciali tra l’Italia e il Sud Africa, questi sono buo- ni e cordiali. Secondo la mia opinione potrebbero ancora migliorare in quanto credo che l’Italia abbia molto da of- frire al Sud Africa. In qualità di presidente della Camera di Commercio Italo- Sudafricana, all’inizio degli anni 2000, ho sempre cercato di incoraggiare la collaborazione con gli imprenditori ita- liani perché credo che in Sud Africa esistano innumerevo- li opportunità, data la qualità di imprenditori che noi ab- biamo in Italia. Che significato ha per Lei ricevere un’onorificenza così prestigiosa dall’Italia? È stata una sorpresa ed un’esperienza unica. Mi sento mol- to onorato ed orgoglioso per questa onorificenza che mi riavvicina ancora di più all’Italia, dopo 55 anni circa di vita in Sud Africa. Reputo questo Paese la mia seconda patria, ma l’Italia rimane sempre la mia prima patria e di questo ne va- do molto fiero. Dopo questo riconoscimento, continuerò a cercare di migliorare le mie qualità imprenditoriali e fare del mio meglio nel mio lavoro.
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