Civiltà del Lavoro, n. 6/2020
Civiltà del Lavoro dicembre 2020 85 Come azienda ci sentiamo responsabili di fornire più infor- mazioni possibili e cerchiamo di essere trasparenti su tut- ta la filiera alimentare: dalla provenienza delle nostre mate- rie prime, ai metodi di pesca utilizzati dai nostri fornitori ai quali viene richiesta annualmente un attestato di approv- vigionamento sostenibile. Abbiamo ridotto del 50% la pla- stica utilizzata nel nostro magazzino e stiamo lavorando per eliminare l’extra packaging da tutti i nostri prodotti per coerenza con le nostre linee guida. Stiamo attraversando un anno difficilissimo. Quali le priorità per ripartire? Questa pandemia ha fatto saltare tutte le certezze e le previ- sioni per il futuro, ha stravolto i piani di tutti sia dei produt- tori che dei consumatori. Credo che gli elementi principali per resistere e superare questo momento siano la velocità e la flessibilità per seguire ed adattarsi il più velocemente possibile ai repentini cambi di scenario che si presenteranno. In azienda stiamo portando avanti una serie di cambiamenti per semplificare i processi, razionalizzare le referenze, insom- ma per essere più veloci e reattivi. Stiamo inoltre cercando di andare incontro alle nuove esigenze dei nostri consuma- tori, nel rispetto della qualità di sempre: la priorità numero uno è proprio il nostro consumatore. Ricorda il momento in cui ha saputo di essere insignita dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro? Certamente, l’inaspettata telefonata da parte del Cav. Ugo Salerno mentre ero in ufficio, ha suscitato in me inizialmen- te un’enorme incredulità, poi un fortissimo sentimento di orgoglio per la mia famiglia e per l’azienda, ma soprattutto è stata una grande conferma del lavoro fatto in questi 20 anni: quando alla morte di mio marito è iniziata la mia vita in azienda, ero piena di dubbi ed incertezze su come avrei portato avanti un’attività di cui sapevo poco. Ricorderò per sempre quel momento.
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