Civiltà del Lavoro, n. 6/2020
90 Civiltà del Lavoro dicembre 2020 Brevetti mondiali e radicamento sul territorio LA QUALITÀ ITALIANA DEL SAPER FARE GUIDO VALENTINI Milano – Industria/metalmeccanica pecializzata in sistemi di lavorazio- ne della superficie e sistemi di aspi- razione di polveri e detriti nocivi, la sua è un’azienda che fa dell’innova- zione il suo principale motore di svi- luppo. A suo giudizio, a che punto è in Italia il dialogo tra ricerca e impresa? In Italia il legame tra ricerca e impresa è ancora molto labi- le. A mio giudizio l’impresa andrebbe presentata in modo migliore e più approfondito all’università in modo da creare un maggiore interesse verso le aziende da parte degli stu- denti. In altri Paesi, sia a livello Europeo che globale, oltre ad applicare più efficientemente i sistemi di formazione duale che abbinano studio e lavoro, gli attori del mondo azienda- le riescono ad avvicinare il mondo accademico in maniera più efficace per illustrare cosa realmente c’è dopo la laurea. Gli studenti di ingegneria, per esempio, una volta terminati gli studi hanno come massima ambizione andare a lavorare in aziende per progettare e costruire solamente automo- bili o aeroplani, ma ormai l’industria al giorno d’oggi non è solo quello. Il mondo industriale comprende tanti altri set- tori e molteplici settori di mercato altrettanto interessan- ti ed importanti per il nostro Paese e la nostra economia. La Rupes S.p.A. ha un sito produttivo anche negli Usa. La cultura del lavoro e di impresa americana è ancora così diversa da quella europea? In quali aspetti sarebbe utile seguirla? Dopo un’attenta valutazione del mercato in Nord Ameri- ca e delle opportunità di business che tale mercato poteva offrire, nel gennaio del 2015 Rupes S.p.A. ha acquisito Cyclo Toolmakers, Inc., produttore di utensili professionali con se- de in Colorado, costituendo così la società che conoscia- mo oggi come Rupes Usa Inc. La nuova sede statunitense, partita inizialmente come polo commerciale e logistico, ad oggi è diventata anche un vero e proprio sito produttivo in grado di soddisfare le richieste di mercato in tutto il Nord America, oltre a fornire supporto tecnico, formazione e assistenza. Dopo questi anni di esperienza diretta in Usa e dopo aver conosciuto in maniera più approfondita la loro mentalità, posso dire che la diversità più grande tra la cul- tura del lavoro e d’impresa americana rispetto a quella eu- ropea è sicuramente rappresentata dall’approccio molto più pragmatico che hanno gli americani nei confronti del mondo aziendale, del business e del mercato in generale. Il popolo americano, infatti, è anche mediamente più accul- turato di quello europeo riguardo gli aspetti economici del loro Paese e non solo. S credit@Ruoteclassiche
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