Civiltà del Lavoro, n. 1/2021

13 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2021 sarà accompagnato da riforme che sciolgano i nodi che frenano lo sviluppo e l’investimento privato”. E la Corte dei Conti ha messo in guardia contro l’illusione che basti affidarsi alla digitalizzazione per riformare la Pubblica am- ministrazione: “La mera sostituzione dei documenti analo- gici-cartacei con quelli digitali-informatici – ha detto il pre- sidente della Corte Guido Carlino – non implica un’effettiva riforma dell’attività amministrativa, ma può costituirne uno degli strumenti da utilizzare laddove accompagnata da una profonda riflessione organizzativa e dalla reingegnerizza- zione dei procedimenti amministrativi”. Quindi non basta sostituire i computer alle penne e le mail alle raccomandate: occorre ripensare l’organizzazione pub- blica centrale e territoriale e “re-ingegnerizzare” i proces- si amministrativi. A questo proposito l’ex ministra della Funzione pubblica Dadone (ora passata al ministero dei Giovani) in una audi- zione in Parlamento del 13 febbraio scorso ha annunciato che è stata già avviata la revisione di oltre 400 procedure amministrative e che, per seguire l’andamento delle sem- plificazioni, il ministero stava lavorando a un sito web de- dicato che si chiamerà “Semplicemente”: azioni trasferite ora al neoministro Brunetta. SEMPLIFICAZIONE E RECOVERY PLAN La bozza di Re- covery Plan consegnata dal governo Conte al Parlamento, che sarà con tutta probabilità profondamente rimaneggia- ta dal governo Draghi, prevede tra l’altro la velocizzazione delle procedure per il rilancio, supportando le amministra- zioni statali, regionali e locali nella gestione dei procedi- menti complessi (infrastrutture, opere pubbliche, impian- ti produttivi, valutazioni ambientali, transizione energetica, edilizie urbanistiche e paesaggistiche) con la messa a di- sposizione di pool di esperti multidisciplinari (almeno mil- le esperti a supporto delle pubbliche amministrazioni per sbloccare e ridurre i tempi dei procedimenti); la sempli- ficazione, reingegnerizzazione e integrale digitalizzazione delle procedure per edilizia e attività produttive attraver- so la digitalizzazione del front office e del back office e l’in- teroperabilità dei flussi documentali tra amministrazioni. Complessivamente, il capitolo digitalizzazione, innovazio- ne e sicurezza della Pubblica amministrazione del Recovery Plan prevede fondi per 11,45 miliardi. Le tre voci principali riguardano 7,95 miliardi per la digitalizzazione dei servizi e degli uffici pubblici, suddivisi in 5,57 miliardi per la cittadinan- za digitale, servizi e piattaforme abilitanti, 1,25 miliardi per le infrastrutture digitali e cybersecurity, 1,13 miliardi per i dati e l’interoperabilità; poi 1,5 miliardi per la modernizzazione del- la Pa suddivisi in 720 milioni per “Pa competente” (rafforza- mento e valorizzazione del capitale umano), 480 milioni per la “Pa semplice e connessa” (semplificazione delle procedu- re e digitalizzazione dei processi), 210 milioni per la “Pa ca- pace” (reclutamento di capitale umano), 100 milioni per la “Pa Smart” (creazione di poli territoriali per il reclutamento, la formazione, il coworking e lo smart working); e infine 2 mi- liardi per l’innovazione organizzativa della giustizia. Mario Draghi, Presidente del Consiglio PRIMO PIANO

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