Civiltà del Lavoro, n. 1/2021
30 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2021 GIUSEPPE BONO è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2014. È amministratore delegato di Fincantieri dal 20 0 2. Sotto il suo impulso la società diventa leader mondiale nella progettazione e costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, dalle navi militari all’offshore, dalle navi speciali e traghetti a elevata complessità ai mega-yacht, nonché nelle riparazioni e trasformazioni navali, produzione di sistemi e componenti e nell’offerta di servizi post vendita siderazione del lavoro come valore, disincentivazione della capacità di intraprendere, assenza di una reale politica in- dustriale, scarsa attenzione a cultura e istruzione. Solo se sapremo trovare un antidoto, non solo in Italia, ma in Eu- ropa, a tali distorsioni, solo se sapremo attuare in fretta le necessarie contromisure, potremo farcela. Paradosso drammatico in un Paese affamato di lavoro è quello per cui mancano profili richiesti dalle aziende. Ac- cade anche per le competenze tecniche e ingegneristiche? Siamo sempre alla ricerca di lavoratori specializzati ma non sappiamo dove trovarli. Abbiamo lavoro per molti anni avanti a noi e cresciamo in modo sostenuto, ma dobbiamo far re- bile il modello-Genova. Un modello, il nostro, fatto di com- petenze, organizzazione, gestione della complessità, abitudi- ne a coordinare e selezionare l’indotto migliore e al tempo stesso a mettere direttamente in campo il proprio know- how progettuale e realizzativo. E, come ho detto, rispet- to dei tempi e dei costi. Un modello vincente, e in quanto tale replicabile in altri settori, a partire da quello delle co- struzioni, che più di altri necessita, almeno nel nostro Pa- ese, di un rilancio e di un miglioramento della sua capaci- tà industriale. Fincantieri è a servizio del Paese con tutte le sue competenze, a partire dai progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma la sfida vera è quella europea, per uscire più forti, e insie- me, dal tunnel della pandemia, e riaffermare le nostre lead- ership sullo scacchiere globale. cuperare al Paese una forza lavoro giovanile al fine di scon- giurare la dispersione e l'estinzione di professionalità e me- stieri che sempre più siamo costretti a reperire all'estero. I giovani sono il futuro, un futuro che dobbiamo costruire oggi, anche per accelerare l'uscita del Paese e dell'Europa dalla crisi pandemica, che lascerà indenni solo coloro che hanno la capacità di investire sulla formazione, sull’innova- zione, sulla tecnologia, sulla sostenibilità, sull’ampliamento delle competenze. Amo spesso ripetere: chi ha paura del futuro, non ha futuro. Fincantieri è protagonista sulla scena mondiale, il mon- do delle costruzioni può “importare” il vostro modello? Abbiamo tanto sentito parlare del “modello Genova”. Ma il modello-Fincantieri, ribadisco, ha preceduto e reso possi- Foto di Andrea Botto PRIMO PIANO
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