Civiltà del Lavoro, n. 1/2021
47 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2021 FOCUS Nel 2020 quali strategie ed investimenti avete dovuto rivedere o rimodulare a causa della pandemia? Quali aspettative ha per il 2021? Gli investimenti che noi facciamo sono a medio o lungo termine. Abbiamo pensato che la pandemia avesse un im- patto sulla salute e che fosse sconfitta con l’estate, ma non è stato così. Il lockdown è finito e quasi tutte le attività produttive si sono riattivate. La grande penalizzazione l’hanno subìta i servizi: alberghi, ristoranti e tutte le attività connesse al tu- rismo. Per parte nostra siamo sempre stati attivi, con più slancio dopo l’estate quando abbiamo ripreso i volumi per- si nel primo semestre. Questo ci ha consentito di dare ulteriore slancio ai nostri investimenti, ampliamento del nostro network mondiale, ricerca di nuovi collaboratori, acquisizione di altre società del settore. Diciamo che i nostri pensieri erano sempre ri- volti ai nostri progetti da realizzare. Li abbiamo rivisitati con spirito positivo e ottimismo. Però la pandemia è sempre tra noi: a novembre/dicembre, quando eravamo già in una fase decrescente dell’infezio- ne, credevamo che ne fossimo fuori prima, ma la decresci- ta si è fermata. Questa nube nera è sempre sopra di noi, ma l’attività frenetica e difficile ci distoglie dalla preoccu- pazione per la malattia e andiamo avanti con i nostri pro- getti e investimenti. Qual è il contributo che il settore logistico può dare nel- la campagna vaccinale? Quali le difficoltà da superare nel nostro Paese? Già operiamo con la Regione Toscana per la distribuzione delle mascherine e altri equipaggiamenti e, in occasione di un incontro con il presidente della Regione nel mese di novembre, gli comunicai la disponibilità per l’eventuale di- stribuzione dei vaccini. Mi fu detto che i vaccini sarebbero arrivati agli ospedali per mano pubblica e che non sarebbe necessitato nessun intervento esterno. Lo informai che la movimentazione e stoccaggio dei vac- cini richiede strutture particolari: freddo, particolarità del prodotto e che l’eventuale distribuzione necessitava di un congruo preavviso. Al momento non abbiamo nessun preavviso, leggiamo dalla stampa che anche le Regioni vogliono organizzarsi per con- to proprio. Vediamo, noi siamo a disposizione. A gennaio avete lanciato la seconda edizione del vostro Global Talent Program per la formazione e l’inserimento di giovani nel vostro organico. Nonostante il momento, quindi, ci conferma che il vostro è un settore sul quale investire per il proprio futuro? Abbiamo già attivato la ricerca dei partecipanti al “Global Talent Program” 2021. Debbo dire che siamo soddisfatti del risultato della Leva 2019. Erano 14 i partecipanti, uno si è dimesso e 13 hanno finito il programma, due sono già partiti per l’estero: uno per l’In- ghilterra e uno per la Germania. Due per il Messico e uno per la Cina sono in partenza. Il programma ha subìto dei ritardi per la difficoltà negli spo- stamenti dovuti alla pandemia. Per il nuovo “Talent Program” abbiamo ricevuto domande da oltre cinquecento candidati, tra ragazzi e ragazze. Da un primo screening il livello dei pretendenti è alto, ne selezio- neremo 20 per averne 15/16. Siamo molto soddisfatti del risultato del programma 2019. Siamo certi che quello del 2021 avrà risultati perfino migliori. Ci siamo fatti un’esperienza e speriamo di essere presto fuori dal Covid. PAOLO NOCENTINI è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2016. Ha percorso tutta la carriera professionale nella Savino Del Bene SpA di cui è presidente e amministratore delegato. L’azienda, specializzata inizialmente nella mediazione e nell’organizzazione dei viaggi degli emigranti, con il tempo si trasforma in attività di trasporti, spedizioni e logistica. Il Gruppo organizza 285 uffici propri con circa 4.400 dipendenti, di questi 1.400 lavorano in Italia ed è tra i primi 200 operatori logistici al mondo Porti congestionati, contratti disattesi, aumento dei costi. Il settore dei trasporti esce da un anno molto difficile, spiega Paolo Nocentini, presidente e ad di Savino Del Bene, che con la sua azienda non ha smesso però di investire. Prova ne è il Global Talent Program 2021 per inserire nuovi profili
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