Civiltà del Lavoro, n. 1/2021
49 FOCUS Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2021 La sede di illimity a Milano banca. Abbiamo creato un modello molto focalizzato per offrire il necessario supporto alle Pmi con potenziale di cre- scita e a quelle aziende che hanno avuto difficoltà, ma pos- sono, se supportate, ripartire. Nel 2020, grazie alla selettivi- tà dei nostri processi di valutazione, all’esperienza dei nostri “tutor”, specialisti nei vari settori industriali, e all’utilizzo di tecnologie avanzate di data analytics, abbiamo raggiunto i 2,2 miliardi di crediti netti verso clientela e investimenti. Quale ruolo deve giocare il settore bancario per favori- re la ripresa economica dopo la pandemia? Le banche faranno certamente la loro parte anche grazie al rafforzamento sia economico che patrimoniale che han- no raggiunto negli ultimi anni: grazie a regole forti e a una concorrenza fortissima. In illimity consideriamo parte della nostra responsabilità sociale favorire la ripartenza dell’eco- nomia e una crescita sempre più sostenibile. Anche il 2021 sarà comunque un anno molto impegnativo per tutti: ba- sti pensare ai 300 miliardi di euro di crediti bancari attual- mente in moratoria. Una parte di questi faranno emergere situazioni difficili, anche se credo che un’ampia maggioran- za delle aziende cui corrispondono queste posizioni, reste- rà o potrà tornare performing. In ogni caso, il sistema ban- cario e quello degli intermediari specializzati sono pronti ad affrontare l’eventuale onda d’urto. La capacità di erogare un eccellente servizio di assisten- za al cliente ne determina sempre di più la fedeltà. Or- mai anche molte imprese del settore manifatturiero lo hanno compreso. Qual è la filosofia di illimity? Due anni fa eravamo poco più di una presentazione in Pow- er Point mentre oggi siamo una banca ben patrimonializ- zata, redditizia e con oltre quattro miliardi di euro di attivi. Abbiamo puntato su competenze e tecnologia per dare ai nostri clienti imprese ciò che spesso non trovano: risposte veloci, un rapporto molto professionale nei loro singoli set- tori di attività e un impegno di medio periodo. Nel rappor- to con la clientela famiglia premiano in particolare la sem- plicità e la convenienza. Siete stati inseriti per il secondo anno consecutivo nella classifica dei “Great Place to Work”. Un bel riconosci- mento considerando il lancio relativamente recente del progetto industriale. Cosa offre illimity rispetto ad altri competitor in termini di qualità dell’ambiente di lavoro? Ci ha fatto un gran piacere! illimity esiste perché oltre 600 professionisti negli ultimi due anni hanno accettato la sfi- da di creare da zero una banca del tutto nuova lasciando spesso posizioni più che interessanti. Gli illimiters sono tut- ti anche azionisti della banca e a tutti cerchiamo di dare la migliore formazione e la massima informazione perché pos- sano sentirsi parte del progetto complessivo. Trattandosi di professionisti di età, formazione e caratteri- stiche diversissime – provengono da oltre 200 organizza- zioni di quasi 20 settori diversi – abbiamo messo a punto un sistema di welfare “a menù” che permette a ciascuno di soddisfare le proprie esigenze: c’è chi vuole aumentare la previdenza, chi vuole integrare la copertura sanitaria, chi vuole pagarsi una particolare scuola per figli, ma sono so- lo esempi. Per accelerare il rafforzamento dei nostri ranghi nelle pro- fessionalità più difficili da trovare sul mercato, abbiamo lan- ciato il primo master in Asset Management, ideato da illimity in collaborazione con il Mip Politecnico di Milano. Credo, infine, che taluni valori forti che abbiamo in comune aiutino a superare insieme le difficoltà: tutti vogliamo esse- re anche utili al nostro Paese, non vogliamo saperne di gen- der gap e consideriamo la responsabilità sociale dell’impre- sa un impegno molto serio. CORRADO PASSERA è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2006. Inizia il suo percorso professionale nel 1980 nella società di consulenza McKinsey & Co. Negli anni ha ricevuto incarichi nel Gruppo Olivetti, Banco Ambroveneto e Poste Italiane. Nel 2002 diventa Ad di Banca Intesa e nel 2006 contribuisce alla sua fusione con San Paolo IMI, che darà vita a Intesa Sanpaolo. Nel 2011 è stato Ministro dello Sviluppo Economico con il Governo Monti. Nel 2018 ha fondato Illimity, gruppo bancario ad alto tasso tecnologico, di cui è amministratore delegato. La Banca è operativa e quotata sull’MTA dal 2019
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