Civiltà del Lavoro, n. 1/2021
61 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2021 mi introdusse nel mondo del carbonio. Fino a quel giorno le biciclette erano fatte di acciaio, alluminio, titanio. Il car- bonio, non si sapeva neanche cosa fosse. […] Il carbonio era una novità: e la sua leggerezza fu, per me, una folgora- zione. Così lo studiai, lo sentii, lo ascoltai. Ci persi le notti. Gli altri non ci credevano che si potesse lavorare ed elabo- rare, addomesticare e personalizzare, c’erano anche quelli che mi prendevano in giro, sentenziavano «si spaccherà», «si spezzerà», «non resisterà», «non ce la farà», cioè an- che «non ce la farai». LA CONCEPT Con Ferrari nacque la Concept. Una bici ri- voluzionaria. Fin troppo. Il freno idraulico, il cambio desmo- dromico… Da quella bici originarono tutte le successive: la C40, la C50, La C59, la C60… La C60 ha richiesto due anni di studi e ricerche, non solo con la Ferrari, ma anche con il dipartimento dell’aeronautica del Politecnico di Milano. 19 SETTEMBRE 2020, COLNAGO VINCE IL SUO PRI- MO TOUR DE FRANCE Poi pensi di aver già visto tutto e vissuto tutto, e a metà di un Tour de France – quello del 2020 – ti scopri a emozionarti ancora, come prima, più di prima, soffrendo, godendo, sperando, ragionando, sognan- do, volando. Tadej Pogačar: chi lo avrebbe mai detto? Io lo avrei detto, anzi, io lo dissi, e lo dissi anche a lui quando mi venne a trovare la prima volta in fabbrica. Pogačar era sta- to cresciuto da Andrej Hauptman, prima corridore, poi tec- nico, una nostra vecchia conoscenza, segnalato da Fabrizio Bontempi e Giuseppe Saronni, quindi ingaggiato e seguito. […] Idealmente lo accolsi nella mia grande famiglia, come se fosse un figlio. E cominciai a credere in lui. Quando poi l’ho visto lottare contro il vento, sulle salite, nei tapponi pi- renaici e alpini, ho cominciato a sperare in lui. E il giorno della cronometro decisiva, quando a ogni pedalata guada- gnava centesimi di secondo su Primož Roglič, ho comincia- to a saltare sulla poltrona come non mi capitava da tempo. E dopo, al telefono con Eddy Merckx, ho cominciato anche a piangere. Il bello è che era emozionato anche Eddy. “Pedalare è un bellissimo verbo di movimento: ci sono i piedi come radice, ci sono le ali come suffisso, e c’è lo stesso infinito – are – di andare e volare, ma anche di pensare e immaginare, disegnare e organizzare. Soprattutto sognare “Nove anni più tardi, nel 1995, quando Franco Ballerini vinse la sua prima Parigi-Roubaix, tutti gli scettici e tutti gli agnostici, nonché tutti i detrattori, dovettero ricredersi, e mi copiarono. E di Parigi-Roubaix ne avrei vinte altre quattro” ERNESTO COLNAGO è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2006. È fondatore e presidente di Colnago Ernesto & C., marchio ciclistico sinonimo di tecnologia e ricerca made in Italy. Nel 1954 la sua prima officina a Cambiago, nel 1955 il suo primo Giro d’Italia da meccanico per Fiorenzo Magni, nel 1957 il suo primo telaio per Gastone Nencini, e da allora non si è più fermato. Dalla collaborazione con Enzo Ferrari ha dato vita al primo telaio in carbonio, alle prime forcelle con foderi dritti, a Concept, il primo telaio aerodinamico studiato nella galleria del vento. Ogni modello di bici è diventato leggenda: Colnago Super, Colnago Messico, Master, Arabesque, Colnago C40 1989 – Nasce C35, prima bicicletta al mondo commercializzata interamente in fibra di carbonio LIBRI
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