Civiltà del Lavoro, n. 2/2021

45 Civiltà del Lavoro marzo • aprile 2021 passano non solo i risultati di business, ma anche il senso di appartenenza e il benessere dei lavoratori. È infatti im- portantissimo che, nonostante le distanze, ognuno manten- ga un contatto continuo con i propri colleghi, senza timo- re di essere tagliato fuori o non aggiornato su argomenti importanti. E su questo fronte le imprese devono investire per dotare di strumenti e tecnologie adeguate le organiz- zazioni affinché siano inclusive. L’altro ambito sempre più in primo piano è quello che ri- guarda l’Intelligenza Artificiale. Tema vastissimo che po- trebbe essere affrontato su molteplici livelli, e che si porta dietro resistenze ed equivoci legati al timore che le macchi- ne e gli algoritmi sostituiranno le persone portando a una perdita di posti di lavoro. In realtà, il “fattore umano” esce valorizzato e potenziato attraverso un corretto confronto con l’AI. L’Intelligenza Artificiale rappresenta un formidabile aiuto per i lavoratori, perché consente loro di gestire una quantità e complessità di dati e processi come mai prima d’ora, li supporta nello smart working e rende le tecnologie più efficaci, al contempo liberando energie che le persone possono dedicare ad ambiti dove sono chiamate in causa creatività e pensiero strategico. A corollario di questi due punti, mi sembra importante ri- chiamare l’attenzione su un altro tema fondamentale, quello della sicurezza. Oggi è una priorità perché il lavoro si svol- ge su una molteplicità di dispositivi (anche personali dei di- pendenti che lavorano da casa) e di sistemi, e questo pone nuovi rischi dal punto di vista della privacy e della sicurezza dei dati e delle informazioni. L’adozione delle nuove tecno- logie in azienda richiede quindi un nuovo modo di approc- ciare il lavoro e l’introduzione di nuove e specifiche figure che sappiano gestire le criticità emerse. Sono tutti trend che osserviamo molto bene in Inaz, ma che sono confermati anche da numerose ricerche in ma- teria. Si considerino, per esempio, le previsioni elaborate da Unioncamere e Anpal nell’ultimo rapporto Excelsior (2021- 2025). Per il quinquennio si stima un fabbisogno occupa- zionale dei settori privati e pubblici compreso tra 3,5 e 3,9 milioni di lavoratori, di cui 933mila-1,3 milioni di unità de- terminate dalla componente di crescita economica, e il re- stante 70% del fabbisogno di occupati originato dal turno- ver. Il rapporto evidenzia che le e-skill (competenze digitali, STEM e di innovazione 4.0) assumeranno un ruolo ancora più importante. Le imprese del prossimo futuro cercheran- no soprattutto lavoratori con competenze matematiche e informatiche, specializzati in particolare nell’analisi dei da- ti (data scientist), nella sicurezza informatica e nel campo dell’Intelligenza Artificiale. In chiusura, reputo fondamentale menzionare un elemento che rivestirà sempre più importanza nel prossimo futuro e che chiamerà in causa qualsiasi azienda, a prescindere dal settore di appartenenza: quello della sostenibilità. Il rapporto Excelsior evidenzia che, unitamente a quelle di- gitali, le competenze più ricercate sono quelle legate ai co- siddetti green jobs. In particolare, saranno richieste compe- tenze “verdi” a 2,2-2,4 milioni di occupati e questo riguarderà in modo trasversale più settori, in quanto anche le imprese e le professioni più tradizionali dovranno necessariamente avvicinarsi alla transizione ecologica. Nessuna impresa oggi può permettersi di ignorare questo ambito nel quale tutti – organizzazioni e singoli – sono chia- mati a fare la propria parte. Perché un futuro che metta in secondo piano la sostenibilità sociale e ambientale, sempli- cemente, non è immaginabile. LINDA GILLI è stata nominata Cavaliere del Lavoro nel 2007. Entrata nell’impresa di famiglia Inaz, azienda leader nel campo delle soluzioni per la gestione e amministrazione delle risorse umane, guida la svolta tecnologica dell’azienda integrando strettamente le competenze normative e amministrative e lo sviluppo di software e di servizi innovativi. Divenuta presidente dell’azienda, ha consolidato il ruolo di Inaz quale fornitore di migliaia di aziende, studi professionali ed enti pubblici per oltre due milioni di posizioni lavorative gestite PRIMO PIANO

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