Civiltà del Lavoro, n. 3/2021
107 FONDAZIONI Alessandro Gilardi ALESSANDRO GILARDI è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2020. È presidente e amministratore delegato dell’azienda di famiglia Costruzioni Generali Gilardi Spa. Attraverso un modello di project financing avanzato, ha specializzato l’attività nei settori commerciale, alberghiero, ospedaliero, nel recupero ambientale di aree abitative, nel restauro di edifici monumentali e nella costruzione di impianti sportivi. È presente in Italia con una sede a Torino e una a Milano e all’estero con uffici e staff stabili a Zanzibar. Occupa 100 dipendenti. È fondatore e presidente della Fondazione Cecilia Gilardi. Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 alla crescita professionale di oltre 250 ragazze e ragaz- zi, attraverso borse di studio, tirocini e progetti speciali. Come selezionate i candidati? Pubblichiamo bandi che vengono comunicati capillar- mente, soprattutto utilizzando i social media. Il nostro Comitato Scientifico, composto da docenti universitari e professionisti, seleziona i migliori candidati. La prima selezione è sulla base dei documenti e dei progetti pro- posti. I finalisti sostengono dei colloqui e infine vengo- no scelti i vincitori. Questo sistema è attivo tutto l’an- no, per un totale di almeno quattro bandi e più di trenta vincitori su più di trecento partecipanti da tutta Italia. Nel corso della pandemia la Fondazione ha conti- nuato a seguire i suoi borsisti? Sì, anche per tutto il 2020 non abbiamo cancellato nes- sun bando. Qualche borsista ha dovuto modificare in parte o posticipare il suo progetto, soprattutto a causa della mobilità ridotta, ma siamo ormai tornati a pieno regime e i progetti del 2021 sono tutti in corso. Abbiamo notato con piacere che i giovani italiani non si sono per- si d’animo e hanno saputo reagire all’emergenza nel loro interesse mantenendo alto il livello d’impegno. Questo, mi permetto di dire, è un ottimo segnale per un Paese che deve cominciare a credere di più nelle nuove gene- razioni e investire su di loro. Quali sono i progetti futuri che le stanno più a cuore? Direi tutti perché ognuno è speciale, ma per farvi com- prendere la varietà vi posso fare qualche esempio. In settembre lanceremo il bando Master Mësté dedicato a tirocinanti dell’artigianato che, oltre a passare sei mesi in bottega con maestri eccellenti, dedicheranno anche qualche ora d’aula a materie utili come la gestione dei conti, la storia dei mestieri nella tradizione italiana e il marketing del proprio sapere fare. Un modo per crea- re dei nuovi maestri, portatori di antiche tecniche ma in grado di gestire il tutto con un occhio più contempo- raneo. I nostri borsisti universitari sono tutti caratteriz- zati da una grande attenzione alle necessità del mondo, in primo luogo all’ambiente (energie rinnovabili e so- stenibilità), al patrimonio culturale (studio, recupero e tutela) e all’innovazione sociale (accoglienza, coopera- zione e lavoro). Ci sono tre borsisti che sono promesse del tennis (seguiti da chi ha allenato Lorenzo Sonego), quattro giovani promesse del teatro (formate all’Acca- demia del Teatro Stabile di Torino) e persino due artisti circensi, una liutista e un pianista eccezionali. Confesso che per me il progetto più bello è sempre quel- lo che scopriremo con il prossimo bando. Recentemente, tra l’altro, la Fondazione ha aperto il suo consiglio di amministrazione a membri esterni alla fami- glia proprio perché solo con contributi provenienti da ambienti ed esperienze professionali diverse si può con- tinuare a crescere e a migliorare. Quali sono le azioni e le modalità a sostegno del- le attività? La Fondazione ha una propria dotazione, ma sin dal pri- mo giorno abbiamo impostato il nostro lavoro in modo manageriale e oltre alle attività di erogazione abbiamo numerose attività di raccolta. Organizziamo alcuni eventi, come ad esempio l’iniziativa “Camminata in Montagna”, giunta nel 2020 alla sua ottava edizione e rappresentata da un percorso che si snoda nell’Alta Valle di Susa; man- teniamo relazioni strette con i grandi donatori, i nostri Golden Donor e con le aziende che ci scelgono per af- finità con i loro percorsi di responsabilità sociale; infi- ne stringiamo partenariati con altre fondazioni ed enti che scelgono di partecipare ai nostri progetti. Il futuro di tutti ha bisogno del sostegno di tutti coloro che pos- sono farlo. (F.B.)
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