Civiltà del Lavoro, n. 3/2021
26 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 BUROCRAZIA impariamo dai nostri vicini di Paolo PIZZAROTTI l Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è un’occasione unica per il nostro Paese per tornare ad essere protagonista sulla scena mondiale come lo siamo stati nel passato nell’ambito delle scienze, dell’arte, della cultura e dell’ingegno. Sono molti anni che, come società, arranchiamo nel farci strada in un mondo sempre più globalizzato, che non lascia spazio a chi non si rinnova e non getta il cuore oltre all’ostacolo, come noi stessi e i nostri padri hanno coraggiosamente e intelli- gentemente fatto dopo l’ultimo conflitto inventando un “boom economico” che oggi solo la Cina è stata capace di emulare. In particolare, nel settore che mi è più congeniale, quello delle opere pubbliche, tutti noi abbiamo notato quanto drammatica sia stata la crisi che ha attanagliato le costruzioni, so- prattutto dopo gli anni ’90, con il taglio degli investimenti e di riflesso il fallimento di nu- merosissime aziende con conseguente licenziamento di una grande fetta della forza lavoro. Se invece oggi potessimo pensare in gran- de, come lo fece una classe dirigente il- luminata nell’ultimo dopoguerra, quando per esempio ideò e realizzò l’autostra- da del Sole, forse potremmo avere qual- che chance di riemergere e primeggiare nel mondo. Ma non solo. Il nostro mondo, oltre a una mancata visione del futuro dei nostri figli, si è impantanata con il fiorire di una legi- slazione dei lavori pubblici che ha di fat- to bloccato ogni velleità imprenditoriale. Chi ha potuto o saputo tamponare que- sta deriva lo ha fatto puntando sui lavo- ri all’estero dove, al contrario di quanto succede in Italia, vengono adottate best practice per ottenere i migliori risultati possibili con piena soddisfazione di committenti e imprese. In Francia e in Svizzera, dove da anni operiamo, non esiste quella diffidenza che soprat- tutto il pubblico ha nei confronti del privato e viceversa. C’è piena fiducia fra le parti e per questo, per esempio, non ti viene chiesto di rilasciare garanzie di buona esecuzione, co- stose e a volte anche difficili da reperire, tutte le volte che viene sottoscritto un contrat- to e garanzie bancarie e assicurative provvisorie ogniqualvolta si partecipa a una gara. In I Paolo Pizzarotti PRIMO PIANO
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